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Rifiuti, tariffa più bassa e nuovo regolamento. Raggi: "Via privilegi, chi inquina paga"

La Giunta capitolina ha approvato tre delibere

Diminuisce la tariffa dei rifiuti per i romani. 0,73 per cento in meno per le utenze domestiche. 0,93 per cento per quelle commerciali. Il gettito complessivo previsto dalla riscossione della tassa è di 771 milioni di euro. Come spiega il Campidoglio in una nota, lo stabilisce un delibera di Giunta capitolina. "Per il secondo anno consecutivo" sottolinea la sindaca di Roma Virginia Raggi "riusciamo a ridurre le tariffe sui rifiuti per famiglie e imprese. È un risultato frutto dell’opera di contrasto all’evasione che stiamo portando avanti insieme ad Ama". Insieme a questo provvedimento la squadra di Virginia Raggi ha anche approvato il nuovo Regolamento per la disciplina della Ta.Ri. e altre due delibere per l’internalizzazione e la gestione diretta del tributo e della riscossione anche coattiva.

"Chi inquina paga"

"Questa azione si rafforzerà mediante i censimenti preliminari all’introduzione della raccolta differenziata ‘porta a porta’ in diverse zone della città, che ci hanno già condotto a individuare 50.000 utenze fantasma" continua la sindaca. "Inoltre, grazie al nuovo Regolamento, eliminiamo una serie di privilegi concessi in passato dalla politica e, per la prima volta, cominciamo a introdurre il principio del ‘chi inquina paga’: vengono previste agevolazioni per chi riduce i rifiuti prodotti e incrementa la differenziata, gettando le basi per l’applicazione futura della tariffa puntuale commisurata alla effettiva produzione di rifiuti".

Eliminate le agevolazioni

Il nuovo regolamento, spiega ancora la nota, elimina tutta una serie di agevolazioni che non sono legate alla produzione dei rifiuti. Per esempio sono state cancellate le riduzioni tariffarie per le scuole private e diminuite le percentuali forfettarie di riduzione per le attività nei cui locali non è possibile determinare le aree produttive di rifiuti speciali. Viene introdotto il pagamento anche sugli immobili vuoti e ribadita la riscossione del tributo per gli immobili dello Stato e degli enti pubblici, degli stati esteri e delle rappresentanze diplomatiche degli organismi internazionali. 

Esenzione in base al reddito e nuove agevolazioni

Resta invece invariata l’esenzione per reddito, fino a un valore Isee di 6.500 euro. Inserite alcune agevolazioni “ambientali”: si prevedono premialità per la riduzione dello spreco alimentare nella ristorazione e nella distribuzione, per la riduzione di rifiuti prodotti e per l’incremento della raccolta differenziata.

Nuova gestione del tributo

Con altre due delibere si avvia il processo di internalizzazione della gestione del tributo. Il Dipartimento Risorse economiche del Campidoglio avrà il supporto di Aequa Roma per le attività di accertamento, liquidazione e riscossione anche coattiva del tributo, mentre rimarranno in capo ad Ama le attività di bollettazione.

"Nel nuovo Regolamento Ta.Ri. vengono eliminate le agevolazioni non rispondenti a necessità di tutela delle fasce deboli o a ragioni tecnico-economiche" spiega ancora l'assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti. "La gestione diretta del tributo avvia invece una riforma delle riscossioni di Roma Capitale che in futuro riguarderà anche altre entrate, a partire dal Contributo di soggiorno. Progressivamente ritireremo tutti gli affidamenti ad Agenzia Entrate Riscossione (ex Equitalia) per governare le entrate in maniera più equa ed efficace, in modo da favorire lo spontaneo adempimento dei contribuenti e un maggiore beneficio per la casse comunali". 

Il Pd: "Era già prevista"

Polemizza l'opposizione del Pd. "La riduzione della Tari annunciata oggi dal Campidoglio è la scoperta dell'acqua calda. Era già prevista per il triennio 2015-2018 ed era stata attuata dall'Amministrazione di centrosinistra, che la ridusse dell'1,5%, a fronte di una riduzione oggi dello 0,7% per la famiglie e dello 0.9% per le utenze non domestiche" scrivono in una nota Valeria Baglio e Ilaria Piccolo del Partito Democratico. "Oggi assistiamo a una riduzione a metà rispetto a quanto era stato già ottenuto in passato. E' un risultato di cui non andare fieri, anche perchè non è stata fatta alcuna economia, né con impianti per la gestione dei rifiuti, né con l'aumento sostanziale della raccolta differenziata, ferma al palo da oltre un anno. C'e' solo una ridistribuzione: si tolgono riduzioni alle scuole private e si ridistribuisce quel poco tra gli utenti". 

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