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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Taglio stipendi, scende in campo il Governo: in arrivo un decreto sul salario accessorio

A comunicarlo il vicesindaco Luigi Nieri che "prendendo atto della disponibilità a discutere dell'approvazione in tempi rapidi" ha rimandato la riunione con i sindacati in programma per oggi

Il giorno dopo l'ocenica protesta dei dipendenti capitolini, scende in campo il governo nazionale che, come ha informato il vicesindaco Luigi Nieri in una nota, ha dato la sua disponibilità "a discutere dell'approvazione in tempi rapidi di un decreto sul salario accessorio". Il Campidoglio ha quindi deciso di sospendere le riunioni in programma con i sindacati per oggi: preso atto della disponibilità del governo "permettendo il pagamento del mese di maggio, ho dato disposizione agli uffici di rinviare gli incontri con i sindacati previsti a partire da questa mattina".

Un intervento del governo era stato richiesto a più riprese dal sindaco Ignazio Marino. La scorsa settimana il presidente dell'Anci Piero Fassino aveva inviato una lettera al ministro per la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia e al sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Del Rio per chiedere un intervento per poter affrontare le problematiche relative alla contrattazione integrativa degli enti locali. Il pressing sul governo è arrivato anche da un gruppo di deputati del Pd, da Umberto Marroni a Enrico Gasbarra fino a Lorenza Bonaccorsi e Micaela Campana, che ieri hanno presentato alla Camera una mozione in merito.

Nel documento si chiede al Governo di “varare un apposito provvedimento di legge, anche d'urgenza, che consenta alle amministrazioni locali di continuare anche in via provvisoria, in attesa della riforma della pubblica amministrazione, il trattamento retributivo accessorio stabilito dagli accordi senza penalizzazione per i dipendenti comunali”. Al vaglio, quindi, ci potrebbe essere un decreto ponte che permetta di riorganizzare la posizione di migliaia di dipendenti comunali evitando però, nel frattempo di tagliare gli stipendi. Un taglio di circa 2-300 euro per stipendi che vanno da 1200 a 1500 euro.

Per Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fp la decisione del vicesindaco Nieri di rinviare il tavolo "rappresenta una prima risposta, anche se parziale, alla straordinaria mobilitazione dei dipendenti capitolini di ieri" scrivono in una nota. "L'amministrazione infatti, recependo la richiesta dei sindacati condivisa dai lavoratori, ha deciso di non mantenere il tavolo della trattativa, non potendo dare ancora risposte sul pagamento del salario accessorio dei dipendenti del Comune di Roma". Per i sindacati ora serve però un cambio di passo: "L'amministrazione dovrà concretizzare  atti formali che diano certezze sui salari dei lavoratori". Una condizione che è stata posta come "necessaria" per avviare un "proficuo confronto".

I sindacati chiedono inoltre un rilancio dei servizi capitolini e che le "altre richieste, votate all'unanimità dalle lavoratrici e  dai lavoratori riguardanti il taglio di sprechi, inefficienze, costi della politica, siano al centro di un tavolo di confronto dove, ad esempio, legare le indennità dei consulenti della politica al tetto massimo della retribuzione del Sindaco" scrivono i sindacati che non accennano a un disgelo completo promettendo in caso di mancate promesse una risposta "durissima".

Più dura invece la reazione del Sulpl. Dichiara il segretario Stefano Giannini: "Dei comunicati stampa di questa amministrazione noi diffidiamo da mesi ed i fatti lo confermano. Questa amministrazione ha perso ogni credibilità per noi. Pronti a continuare le agitazioni del personale se non faranno seguire i fatti alle solite belle parole".

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