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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Stipendi capitolini, Nieri si appella ai sindacati: "Nessun taglio, fermare lo sciopero"

E' stallo al tavolo capitolino sul salario accessorio. Nieri difende l'operato dei propri uffici. Ribatte Uil Fpl: "Dall'amministrazione progetto strampalato"

È stallo tra le parti al tavolo tecnico sugli salario accessorio dei dipendenti capitolini. L'incontro di oggi che si è tenuto presso il dipartimento Risorse Umane di via del Tempio di Giove tra i sindacalisti, alcuni i dirigenti del Campidoglio, tra cui il direttore del dipartimento, Antonella Caprioli, e il comandante della Polizia locale Raffaele Clemente è stato riconvocato per domani. Al termine di oltre quattro ore di incontri la fumata è nera. Lo sciopero generale del personale capitolino per il 6 giugno, è confermato con tanto di corteo dei dipendenti capitolini. Intanto il vicesindaco con delega al Personale Luigi Nieri smentisce l'ipotesi avanzata dai sindacati del taglio del 30% degli stipendi: “I fondi ci sono e la matematica non è un'opinione”. Ribatte Francesco Croce della Uil Fpl: "Aumentano le figure semi-dirigenziali ma il fondo rimane lo stesso per questo la maggior parte degli stipendi dovrà subire un taglio". Per i sindacati, le garanzie fornite dall'amministrazione non sono abbastanza.

UIL FPL “L'incontro di oggi è terminato con un nulla di fatto” commenta Francesco Croce della Uil Fpl Polizia Locale. “L'amministrazione vorrebbe legare l'approvazione del nuovo contratto decentrato al via libera di un progetto strampalato che punta ad aumentare il numero di figure dirigenziali intermedie di circa 1300 unità” spiega Croce. “Questa decisione toglie risorse. Gli stipendi di queste nuove figure semi-dirigenziali, che quindi prenderanno un salario più alto degli altri dipendenti, verranno attinti dal medesimo fondo che è rimasto inalterato. Da qui i tagli per tutti gli altri dipendenti”. La richiesta del sindacato è chiara: “Il vecchio contratto non va demolito alla radice ma corretto, anche sulla base delle indicazioni del Mef. Non dobbiamo dimenticare che gli strumenti attivi oggi sono il frutto di una lunga contrattazioni con le parti sociali e non posso essere spazzati via”.

NIERI – A rispondere alle dichiarazioni dei sindacati il vicesindaco Luigi Nieri. “Non servono i miracoli per confermare i fondi necessari al salario accessorio, basta la matematica, che non è opinabile” dichiara rifacendosi alla documentazione consegnata alle organizzazioni sindacali dagli uffici del dipartimenti Risorse Umane. “La costituzione di un fondo per il pagamento del salario accessorio non è assolutamente in discussione. I settantadue milioni di euro li confermo, dunque, per la settantadue-milionesima volta. I conti tornano. Quel che non torna è il perché di tanta inutile confusione, che crea tensioni ai dipendenti e ci fa perdere tempo prezioso”. Nelle mire dell'amministrazione sia il mantenimento dei livelli salariali che il miglioramento dei servizi erogati. Da qui l'appello alle organizzazioni sindacali: “Hanno ricevuto tutte le garanzie richieste, chiedo quindi loro di tornare sui propri passi e non perseverare con l'idea di uno sciopero che non ha ragione di essere confermato e che finirebbe per creare enormi disagi ai cittadini”.

USB – Per il sindacato di base Usb la battaglia dovrebbe essere sostenuta a livello governativo e non comunale:“C'è un balletto tra le parti perché sembra che i sindacati confederali debbano continuare a garantire la validità dello sciopero proclamato per il prossimo 6 giugno” spiega Roberto Betti a margine del tavolo sindacale in via del Tempio di Giove. Un mobilitazione che perde di significato nel momento “in cui l'amministrazione fornisce le assicurazioni richieste”. Continua Betti: “Anche noi temiamo che il contratto decentrato venga peggiorato per questo sosteniamo che la vera battaglia debba essere avanzata nei confronti del Governo spingendo, per esempio, alla modifica di leggi capestro come quella licenziata da Brunetta”.

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