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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Musei, nella manovra taglio da 1,5 milioni per Maxxi e Gnam: ma c'è l'impegno a ripensarci

Accolti come raccomandazione due odg presentati dal Pd

Non c'è solo la questione delle buche nella Manovra di Bilancio appena approvata alla Camera. A riguardare la Capitale anche un taglio di 3 milioni di euro nei prossimi due anni dei fondi destinati ai musei Maxxi (compreso il Maxxi L'Aquila) e Galleria nazionale d'arte moderna. La riduzione dei finanziamenti è frutto di una redistribuzione delle risorse del Piano per l'arte contemporanea. 

"Un subemendamento dei senatori grillini redistribuisce le risorse del Pac, il Piano per l'arte contemporanea, prelevando 3 dei 4 milioni a cui il fondo ammonta" aveva denunciato il deputato Dem Michele Anzaldi in un intervento sull'Huffington Post. I fondi, ha spiegato ancora "verranno dirottati per la 'promozione dell'arte contemporanea all'estero'". Poi ha aggiunto: "Questo significa, di fatto, svuotare i fondi (i due musei potranno contare solo su 500mila euro all'anno) che tengono in vita il Maxxi e la Gnam. Si tratta dei due più importanti musei della 
Capitale nel campo dell'arte contemporanea e di quella moderna".

Due ordini del giorno con cui il Partito democratico ha chiesto un impegno per ripristinarli nel primo provvedimento utile che verrà varato nel nuovo anno sono stati accolti come raccomandazioni nel corso della discussione alla Camera. Per quanto riguarda il Maxxi di Roma, progettato da Zaha Adid, e la Galleria nazionale d'arte moderna, i dem chiedono di ripristinare gli stanziamenti, ridotti di fatto da due milioni a 500mila euro. 

L'ordine del giorno in questo caso cita la sindaca si Roma, la pentastellata Virginia Raggi, la quale secondo i firmatari "appresa la notizia della riduzione degli stanziamenti ha dichiarato: 'Il Maxxi insieme alla Galleria Nazionale e al Macro è protagonista sulla scena italiana e internazionale e costituisce parte importante della vita culturale della Capitale'. Secondo l'amministrazione capitolina, dunque- riportano i dem- 'il Maxxi non deve essere indebolito nella sua azione e ove cio' fosse prodotto dalla recente decisione si cerchera' di stimolare il Governo ad adottare i necessari correttivi'". 

La presidente della Fondazione Maxxi, Giovanna Melandri, nei giorni scorsi ha chiesto al Mibact di rivedere questa scelta: "Tagliati 1,5 milioni di euro l'anno dalle risorse destinate alla crescita, valorizzazione e promozione della collezione pubblica nazionale di arte e architettura contemporanee" ha spiegato. "Ricordo che l'incremento della collezione è una delle missioni fondamentali affidate al Museo nazionale delle arti del XXI secolo, assieme alla sua promozione in Italia (l'accesso e' difatti gratuito dal martedì al venerdì) e nel mondo. Si dimezzano inoltre, dal 2020, le risorse per il progetto MAXXI L'Aquila. Ci vediamo costretti a ripensare e ridurre dunque progetti e attività già programmati per il 2019".

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