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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Buco bilancio Comune: tagli per 500 milioni e aumento dell'Imu

Prende forma la proposta dell'assessore Morgante. Per coprire il buco da 870 milioni di euro e pagare gli stipendi è necessario l'aumento delle tasse

Tagli orizzontali per 500 milioni e uno 'zoccolo duro' di 250 milioni di euro da recuperare dall'aumento delle tasse per pagare gli stipendi dei dipendenti comunali e dei fornitori. In Campidoglio prende sempre più forma la proposta dell'assessore al Bilancio Daniela Morgante per salvare le casse del Comune di Roma da un 'buco' di 870 milioni di euro.

RIUNIONE DI GIUNTA - La soluzione, illustrata la sera del 26 settembre durante una riunione di giunta, verso cui si starebbe orientando l'assessore capitolino consisterebbe da una parte in tagli orizzontali e "senza nessun criterio se non quello contabile" dal valore di 500 milioni di euro, dall'altra nel salvare dalla scure dei tagli uno 'zoccolo duro' di 250 milioni di euro, utili per pagare gli stipendi a dipendenti, fornitori e al fondo sociale per disabili e anziani.

AUMENTO IMU - Di questi 250 milioni una parte dovrebbe derivare dall'aumento dell'Imu di un punto - si recupererebbero così 140 milioni di euro - mentre altri 100 milioni si dovrebbero recuperare con l'incremento dell'Irpef di tre punti (ogni punto corrisponde a 47 milioni di euro).

BILANCIO - In Campidoglio è stato dunque il giorno del bilancio. La squadra di Ignazio Marino si è riunita attorno ad un tavolo per ore e ore ad ascoltare l'assessore Daniela Morgante e la sua proposta per salvare le casse comunali dal default. E si parla di aumento delle tasse, dall'Imu all'Irpef, e tagli 'orizzontali' per un valore di 500 milioni di euro.

SITUAZIONE DRAMMATICA - La situazione è stata descritta senza tanti giri di parole come drammatica e la soluzione, per eliminare il buco di 870 milioni di euro, consisterebbe in tagli orizzontali, ma non solo. Si è parlato anche di liquidare aziende in perdita, di intervenire sul patrimonio immobiliare per evitare di pagare cifre assurde per affitti e di una massiccia spending review con tagli agli sprechi nelle municipalizzate a cui si dovrà arrivare con attraverso due diligence. La posizione di Marino è stata molto chiara: serve lavorare con il governo per risolvere il problema bilancio. Il sindaco, infatti, spera in aiuti concreti da parte dell'esecutivo nazionale. Risorse, che se sbloccate, riuscirebbero ad alleggerire la corsa al recupero del disavanzo.

LA MAGGIORANZA - La maggioranza in Campidoglio intanto borbotta. Dopo che è saltata la riunione tra il sindaco e tutti i consiglieri della sua squadra, Marino ha incontrato in tarda serata solo i capigruppo capitolini di Pd, Sel, lista civica e Centro democratico, indecisi fino all'ultimo se salire o no a Palazzo Senatorio. A lamentarsi sono in molti: "Pensavo di trovarmi davanti ad una proposta sul bilancio - dice uno di loro - invece siamo qui a perdere del tempo prezioso. La vedo molto male. Pensavamo piovesse invece qui diluvia. Lunedì il sindaco deve fare un appello bipartisan per salvare Roma dal baratro". Il chirurgo dem dovrà ora convincere prima loro della exit strategy della Morgante visto che la sua proposta di bilancio dovrà passare, dopo l'ok in giunta, in commissione e infine in aula Giulio Cesare. Per oggi infatti Marino ha convocato alle 11 in Campidoglio i consiglieri di maggioranza.

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