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Cancellata la svastica sulla targa per la partigiana Tina Costa, Raggi: "Non c'è spazio per i vigliacchi"

La sindaca su Twitter: "Ringrazio l'Ufficio coordinamento decoro urbano di Roma per il rapido intervento"

La svastica sulla targa per la partigiana Tina Costa è stata cancellata. "Ringrazio l'Ufficio coordinamento decoro urbano di Roma per il rapido intervento" ha scritto su Twitter la sindaca Raggi. "Nella nostra città non c'è spazio per i vigliacchi che offendono la memoria comune". 

Il simbolo nazista era stato disegnato con una bomboletta spray probabilmente nella notte di Natale. La targa invece era stata apposta solo venti giorni fa, in ricordo appunto della staffetta partigiana Tina Costa, morta lo scorso marzo. A lei era stata dedicata una piccola area verde del VII municipio, uno spazio antistante la sede municipale di piazza Cinecittà 11.

Chi era Tina Costa

Nata nel 1925, proveniva da una famiglia profondamente antifascista. A soli sette anni di età si è rifiutata di indossare la divisa di figlia della lupa "subendo così ulteriori angherie dalla maestra fascista" ricordava in occasione della scomparsa l'Anpi Provinciale, di cui Tina Costa è stata vivepresidente Vicario. Il suo antifascismo è proseguito durante la Guerra, che l'ha vista impegnata in bicicletta ad attraversare la linea gotica, come staffetta partigiana, per portare viveri e informazioni. Fu anche arrestata e con la famiglia ha rischiato la deportazione a Fossoli.  "Iscritta al Partito Comunista dal 1944 – ricordano dall'Anpi Provinciale – è rimasta fedele a quella scelta per il resto della vita, militando in seguito nel partito della Rifondazione Comunista".
 

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