L'avvocato di Carminati: "Suburra? Un filmetto, non influenzerà i giudici"
Così Giosuè Bruno Naso ai microfoni di Radio Cusano Campus. "Amendola poi è becero, greve. Carminati è più raffinato, più meditato e più fine"
"Suburra? Un filmetto. Non credo prossa influenzare i giudici". Giosuè Bruno Naso, il legale di Massimo Carminati, imputato numero uno nell'inchiesta Mafia Capitale, dal 5 novembre alla sbarra per il maxi processo romano, commenta ai microfoni di Radio Cusano Campus l'uscita del nuovo film di Stefano Sollima. Una pellicola chiaramente ispirata ai recenti fatti di cronaca dove il regista dà un ritratto preciso e attuale di Roma, città dove politica e malaffare si intrecciano molto più spesso di quanto si immagini.
"Siamo nelle mani di giudici professionali, di persone che si possano fare influenzare da un filmetto. Non ho alcuna preoccupazione di tal genere. In aula comunque riusciremo a far cadere l'accusa di mafia" dichiara Naso durante l'intervento radio.
"Ho chiesto scherzando a De Cataldo che un giorno dovrà pagarci i diritti d'autore - so che il personaggio Samurai dovrebbe rievocare la figura di Carminati. La scelta di Amendola però non mi sembra azzeccata". Definisce l'attore "immediato, un po' grezzo, un po' greve". Mentre "Carminati è più raffinato, più meditato, più fine, anche fisicamente. Da ragazzo era molto bello. Nell'interpretarlo avrei visto bene un Kim Rossi Stuart. Amendola nelle interpretazioni che va a fare è sempre, un po' becero".
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