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Trasporti, studenti pronti alla protesta: "Bus troppo pieni, così non va". Da Atac altre sei linee affidate a privati

Da ieri in servizio altre 25 vetture di operatori privati. Troppo poco per gli studenti. Con loro Pd e Lega: "Raggi ascolti richieste"

Bus privati sulle tratte periferiche e mezzi Atac spostate su linee più critiche e dedicate agli studenti. L'azienda del trasporto pubblico, da gennaio, si è rivolta a operatori terzi per implementare il piano trasporti da far partire con la riapertura della scuola, tentando di garantire la sicurezza necessaria a ragazzi e ragazze che per muoversi usano i mezzi. Proprio ieri sono entrate in servizio altre 25 vetture private su altre sei linee. Per gli studenti però non è ancora sufficiente. Questo pomeriggio hanno organizzato una protesta in piazza del Campidoglio. La richiesta è semplice: più sicurezza sui mezzi pubblici. Che in tempi di pandemia si traduce in più distanziamento sulle vetture. 

Il piano Atac per le scuole

Ecco in sintesi il piano che Atac ha reso operativo da gennaio: personale aziendale e volontari della Protezione civile alle fermate della metro, per contingentare gli ingressi, le cosiddette vetture "s" che partono dai principali capolinea Cotral e dalle stazioni metro arrivate grazie a un bando regionale, e 20 linee affidate a private per un totale di 1500 corse in più al giorno. Sei di queste linee sono entrate in servizio ieri, lunedì 8 febbraio, 25 nuovi bus privati sulle linee 33, 46B, 351, 77, 113, 718, che consentono di spostare i mezzi Atac su tratte considerate più critiche. Ancora troppo poco per i diretti interessati, gli studenti, pronti alla mobilitazione.

Gli studenti in protesta 

In una nota emanata dalla Rete degli studenti Medi si attacca Atac e il Comune di Roma per l'"inefficacia della mobilità pubblica trasversale in tutta la città, ma che colpisce in particolare le decine di migliaia di studenti e studentesse che ogni giorno attraversano Roma per arrivare al proprio istituto". E ancora: "Per poter tornare a scuola in sicurezza c'è bisogno di un intervento sostanziale che intensifichi le linee nell'ora di entrata e di uscita dalle scuole".

Le opposizioni con gli studenti: "Raggi ci ascolti"

Una manifestazione che ha trovato la sponda, trasversale, anche delle forze di opposizione in Campidoglio. "Gli assembramenti sui mezzi pubblici non aiutano, anzi complicano la lotta al virus" commentano le consigliere Pd Valeria Baglio e Giulia Tempesta. "Aumentare le corse nelle ore di punta, o fare delle corse dedicate nei momenti di entrata e di uscita dalle scuole può costituire un rimedio per evitare di favorire i contagi. A queste due misure potrebbe essere aggiunta la riapertura della ZTL, per consentire il raggiungimento con i mezzi privati dei plessi scolastici del centro storico. Quest'ultima è peraltro una necessità fortemente richiesta anche dagli operatori commerciali per attenuare le difficoltà economiche derivanti dalla crisi sanitaria". 

Sulla stessa linea anche la Lega. "A causa della cattiva gestione del trasporto pubblico, in periodo di pandemia, gli studenti si trovano ad affrontare un eccessivo e pericoloso sovraffollamento dei mezzi, tram bus e metro a pari merito" dichiara il capogruppo della Lega Maurizio Politi. "Sono mesi che come Lega denunciamo pubblicamente il problema, la soluzione è semplice: aumentare le corse nelle ore di punta, ossia nei momenti di entrata e uscita delle scuole. Riaprire la ztl per permettere l'accesso con mezzi propri agli istituti siti nel centro storico, e infine istituire maggiori controlli e manutenzioni ai mezzi datati. L’amministrazione Raggi non ci sente per quell'orecchio". 

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