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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Strisce blu, via le strisce bianche e aumenti solo in centro: ecco il nuovo testo dopo lo stop del tar

Esposito firma il testo rivisto dopo la bocciatura dei giudici. "Ora vedremo se la giunta approva o no. La delibera precedente? Un'altra cosa fatta male, alla romana"

Nuovo round per le strisce blu. L'assessore uscente Stefano Esposito ha firmato giorni fa la nuova delibera sugli aumenti tariffari dei parcheggi a pagamento, da 1 a 1,50 euro l'ora, sei mesi dopo il ricorso del Codacons e la bocciatura del Tar. "E' un passaggio obbligato dopo la sentenza - spiega a Romatoday - ora verrà discussa in giunta. Ho fatto quello che dovevo fare insieme agli uffici tecnici, ora che la approvino o no è un problema loro". 

Cosa cambia rispetto al testo stroncato dai giudici amministrativi? Quella nuova è limitata al centro storico, all'area interna alle Mura aureliane, e prevede la contemporanea cancellazione delle strisce bianche. "Che senso aveva affiancare strisce bianche a strisce blu? La solita cosa fatta alla romana per farsela bocciare. Se istituisci una zona blu la fai tutta a pagamento. E non fai in modo che diventi una corsa al posto gratis con chi arriva ultimo che la prende in tasca". Ora la nuova delibera è nelle mani del vice sindaco Marco Causi, e dovrebbe passare a breve dalla discussione in giunta, anche se malumori e ostruzionismi non mancano. 

Per Esposito il testo "ha senso, anche politico". Ma proprio per questo potrebbe restare lettera morta. D'altronde quella bocciata dal Tar era "un'altra delle cose di Roma che va nell'alveo delle cose fatte male". Quasi scritta appositamente "per farsela rimandare indietro" e far finire il provvedimento in cavalleria. E' sconsolato l'assessore uscente, che nelle ultime ore tra denunce a mezzo stampa e carte in Procura sugli scandali Atac sta emergendo come rivelatore numero uno delle falle della macchina amministrativa romana, assaggiata per neanche tre mesi. "Se vogliono la approvano sennò no, tanto ormai...". Della serie, il governo Marino è agli sgoccioli, se cose sensate non se ne sono fatte in due anni, che piovano come manne dal cielo in due settimane è improbabile. 

E i bus turistici da tenere fuori dal Raccordo? "Ecco di quello non si farà proprio nulla" spiega il senatore dem. "Non la porterò in giunta la mia idea. Anche perché dovrebbe poi passare dal Consiglio e non c'è il tempo. Mi auguro per il benessere dei romani che la riprenda in mano il Commissario, che tanto non avrà bisogna dell'ok dell'Aula. Unica cosa che forse verrà fatta in questi giorni, ma che fa semplicemente seguito al Pgtu (Piano Generale del Traffico approvato in Aula ad aprile), è l'installazione di 21 telecamere in altrettanti varchi di ingresso. Ma anche quello è un palliativo". Un altro finto cambiamento, con Roma che resta invasa da macchine e torpedoni. 

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