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Stop alla B2, Zingaretti: “Comune non vanifichi anni di lavoro”

Il presidente della Provincia sull'annunciato dietro front sul tratto Rebibbia-Casal Monastero: "E' un'opera di fondamentale importanza, non solo per Roma, ma anche per molti comuni della Provincia"

Non solo i black out alle linee della Metro hanno acceso la bagarre politica. A far discutere ieri è stato anche l'annunciato stop al progetto del prolungamento della linea B fino a Casal Monastero. La decisione non è andata giù al presidente della Provincia Nicola Zingaretti che ha attaccato il Campidoglio sulla decisione.

“La Linea B2”, spiega Zingaretti, “è un'opera di fondamentale importanza non solo per Roma, ma anche per i cittadini dei Comuni di Fontenuova, Mentana, Guidonia, e per i tanti pendolari che ogni giorno si muovono verso la Capitale per motivi di studio o lavoro. Per questo motivo la Provincia aveva richiesto il prolungamento oltre il GRA e previsto un 'Corridoio della Mobilità' nel Piano di bacino e nel Piano Territoriale, per favorire il collegamento tra il nodo di scambio di Casal Monastero e i territori di quel bacino. Il finanziamento per la realizzazione della Metro B2, già accordato dalla Regione Lazio, di 99 milioni di euro va in questa direzione, come pure gli studi di fattibilità che la Provincia sta sostenendo in collaborazione con i Comuni interessati per individuare il tracciato del corridoio per il trasporto pubblico”.
 

  Il rilancio della "cura del ferro" è un obiettivo strategico prioritario per promuovere uno sviluppo sostenibile  

Secondo Zingaretti la decisione del Comune rischia di gettare all'aria anni di lavoro: “La decisione del Comune di Roma appresa fino ad ora solo a mezzo stampa, rischia a questo punto di vanificare e sprecare anni di lavoro comune e risorse importanti. Il rilancio della 'cura del ferro' è un obiettivo strategico prioritario per promuovere uno sviluppo sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini. E’ necessaria una maggiore collaborazione su queste decisioni, utile più che mai se si desidera affrontare i problemi comuni e soddisfare il diritto alla mobilità di migliaia di pendolari di Roma e provincia.”

D'accordo con Zingaretti si è detto l'assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Sergio Marchi: “La mobilità del Quadrante Est di Roma è un elemento prioritario, che non riguarda solo il Comune, ma richiede un confronto diretto con le istituzioni competenti, coprendo un bacino di utenza di area vasta. Così come concordo sulla necessità di non demonizzare le decisioni prese dalla Giunta Veltroni".

Il bilancio approvato dalla giunta comunale prevede lo stop anche per il prolungamento della nascente B1. A tal proposito Marchi dice “che i soldi a disposizione non bastano per entrambi i progetti” (prolungamento B1 fino a piazzale Jonio e linea B2 Rebibbia-Casal monastero, ndr). “Penso”, aggiunge Marchi, “che sarebbe  più opportuno utilizzare i finanziamenti disponibili per chiudere i lavori della linea B1 a piazzale Jonio.

"Infatti ritengo che il progetto del prolungamento della Linea B della Metro da Rebibbia a Casal Monastero sia importantissimo, anche se sarebbe più opportuno utilizzare i finanziamenti disponibili per chiudere i lavori della linea B1 a piazzale Jonio. Sfortunatamente i fondi stanziati non sono sufficienti a coprire entrambi i progetti. Sono prontissimo a battermi insieme al presidente della Provincia di Roma e all'assessore della Regione Lazio per cercare ulteriori risorse economiche. Li invito pertanto ad incontrarci, per discutere della questione senza strumentalizzazioni”.

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