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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Campidoglio, sulla Giunta Raggi pioggia di polemiche per gli stipendi d'oro

Non solo il compenso per il capo di gabinetto, al centro della bufera anche la nomina del capo segreteria. Attacca Giachetti: "I grillini hanno impostato e vinto esattamente sul tema del contenimento degli stipendi"

Non è riuscito il post su Facebook di domenica scorsa a mettere la parola fine alla polemica sui maxi-stipendi in Campidoglio. E sembra ormai chiaro che nelle prossime ore il nodo dei compensi dovrà essere affrontato dalla Giunta Raggi. La questione dovrebbe finire anche sul tavolo della giunta capitolina in programma per questo pomeriggio durante la quale verrà nominato il nuovo direttore generale ad interim dell'Ama, Stefano Bina. 

Non solo le critiche per lo stipendio del capo di gabinetto, il magistrato Carla Romana Raineri, che dal Campidoglio percepirà uno stipendio annuo di 193 mila euro. Nel mirino anche l'importo di altre nomine approvate nei giorni scorsi, come quella del capo segreteria politica di Virginia Raggi, Salvatore Romeo. Già dipendente capitolino, il suo stipendio da 40 mila euro all'anno sarebbe più che raddoppiato. A costringere Raggi a procedere con cautela, soprattutto le perplessità espresse tra le fila dei consiglieri del Movimento cinque stelle.

Non "malumori" ma "normali discussioni" ha specificato Paolo Ferrara, capogruppo dei pentastellati. Allo studio non ci sarebbe un vero e proprio passo indietro. Piuttosto un'ulteriore verifica che queste retribuzioni rispettino quanto previsto dal testo unico degli enti locali, in particolare agli articoli 90 e 110. L'operazione potrebbe portare a rivedere verso il basso gli importi. 
  
Sulle nomine attacca anche l'opposizione. "Mi colpisce la reazione dei 5 stelle (in riferimento allo stipendio del magistrato Carla Raineri, chiamata dalla sindaca, Virginia Raggi, come capo di Gabinetto)" la dichiarazione di Roberto Giachetti, consigliere capitolino e vicepresidente alla Camera dei deputati (Partito democratico), intervenendo ad Agorà Estate. "I grillini hanno impostato e vinto, in alcuni casi, campagne elettorali, esattamente sul tema del contenimento degli stipendi, ora improvvisamente per giustificarsi dicono, ''Lo facevano anche gli altri''. Ma loro sono stati votati perché rappresentassero un'assoluta diversità proprio dagli altri. Se no i romani che cosa li hanno votati a fare?".

"In Campidoglio i compensi dei dipendenti pubblici chiamati nello staff della sindaca Raggi e dei suoi assessori raddoppiano o addirittura triplicano grazie all'applicazione distorta degli articoli 90 e 110 del Tuel, il testo unico degli enti locali" scrivono in una nota Fabrizio Santori e Francesco Figliomeni, rispettivamente consigliere regionale e consigliere capitolino di Fratelli d'Italia. "Presenteremo un esposto alla Corte dei conti anche per evitare che vengano sfornate nuove nomine con stipendi a 5 stelle". 

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