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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Stipendi capitolini, lavoratori in Campidoglio contro il nuovo contratto: Iudicello aggredito

La 'rabbia' contro il segretario generale capitolino al termine di una giornata ad alta tensione tra l'amministrazione e si sindacati che però condannano l'accaduto: "Nessun dissenso può sfociare in violenza"

Circondato, insultato e spintonato. È culminata con un’aggressione al segretario generale del Campidoglio Liborio Iudicello una giornata trascorsa al massimo della tensione tra l’amministrazione capitolina e i sindacati. Al centro il salario accessorio di diecimila dipendenti comunali. Nonostante le rappresentanze dei lavoratori non abbiano sottoscritto il documento con il nuovo salario accessorio del comune ieri pomeriggio la giunta ha approvato la delibera con il nuovo contratto.

Dopo l’occupazione del dipartimento Risorse Umane sindacati e lavoratori si sono così spostati i piazza del Campidoglio. Ed è proprio qui che, uscendo da palazzo Senatorio al termine della giornata, Iudicello è stato ‘accolto’ da un gruppo di lavoratori arrabbiati che lo hanno spintonato e hanno preso a calci la sua auto. L’accaduto è stato stigmatizzato da più parti, comprese le sigle sindacali in piazza che hanno condannat il comportamento di alcuni manifestanti. 

MARINO - “Sono sconvolto da chi, in una manifestazione sindacale, usa la violenza anziché il confronto civile. E’ inaccettabile e gravissimo che il capo dell’amministrazione capitolina, Liborio Iudicello, sia stato fisicamente aggredito” commenta il sindaco Ignazio Marino. “La cultura sindacale che conosco e rispetto da sempre non usa la violenza fisica o verbale. Io e la mia amministrazione siamo sempre pronti al confronto ma non possiamo accettare una degenerazione di questo tipo”. 

SINDACATI – Anche Cgil, Cisl e Uil hanno condannato “fermamente” l’aggressione. “Nessun dissenso può sfociare in violenza e ogni violenza deve essere immediatamente stroncata. La cultura sindacale che ci appartiene è ben lontana da ogni forma di aggressione fisica o verbale e è basata costantemente sul rispetto reciproco di qualsiasi interlocutore. Esprimiamo piena solidarietà a Iudicello” scrivono in una nota, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Claudio Di Berardino, Mario Bertone e Pierpaolo Bombardieri.

GIUNTA – “Atto deprecabile” sono invece le parole utilizzate dalla Giunta capitolina per definire quanto subito da Iudicello. “Questo gesto da condannare non inficia però il percorso intrapreso oggi dalla giunta con il provvedimento che stabilisce nuovi e più efficaci criteri nell'erogazione del salario accessorio ai dipendenti capitolini. Restiamo convinti che il dialogo rimanga lo strumento piu' efficace in una dialettica politica virtuosa".

ALEMANNO – Solidarietà anche dall’ex primo cittadino Gianni Alemanno: "Pur comprendendo le esasperazione e la rabbia della maggioranza dei lavoratori di Roma Capitale non si può accettare che questa degeneri in forme violente di protesta. Tantomeno é accettabile che a pagare scelte politiche siano tecnici e dirigenti pubblici che eseguono amministrativamente quanto viene a loro idicato dai decisori politici. Adesso sta al sindaco Marino compiere uno sforzo supplementare di trattative per uscire da questa situazione insostenibile, ma i rappresentanti sindacali e tutti i lavoratori devono fare ogni sforzo per isolare i violenti e placare gli animi”.

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