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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Esquilino / Piazza dei Cinquecento

L'allarme dei sindacati: "Termini tra spaccio e sbandati. Chi va a lavorare all’alba ha paura"

L'appello della Fisascat Cisl: "Serve più vigilanza, Comune intervenga su disagio sociale"

Liti che spesso sfociano in aggressioni, rapine e furti continui. Lo spaccio mai estirpato, i dormitori e gli orinatoi a cielo aperto. La notte poi le aree interne e circostanti diventano una vera e propria “terra di nessuno” in balia di sbandati e microcriminalità. Questo nonostante gli sforzi di Prefettura e Questura che hanno fatto di Termini una sorvegliata speciale con pattuglie fisse, monitoraggio tra via Marsala e via Giolitti, controlli mirati sulle persone e sugli esercizi con particolare riferimento alla zona dei cosiddetti "ballatoi". 

Stazione Termini fa paura

Eppure Termini fa paura. “I lavoratori che si occupano di ristorazione presso la stazione Termini ci hanno segnalato una situazione di mancanza di sicurezza e difficoltà gestionale riguardante il primo turno della mattina: alle 4.30, quando la stazione apre, si riversano nei suoi spazi alcune situazioni disagevoli che caratterizzano la vita notturna dei dintorni”. A lanciare l’allarme Stefano Diociaiuti, segretario generale della Fisascat-Cisl Roma Capitale e Rieti. “Senza adeguate operazioni di rafforzamento del pattugliamento e della vigilanza, l’incolumità dei lavoratori, dei passanti e delle stesse persone preposte ai servizi di tutela collettiva è a rischio”.

VIDEO | Ultima fermata Termini, viaggio al "capolinea della vita umana"

L’appello del sindacato: “Serve maggiore vigilanza”

Da qui il sollecito alle istituzioni ad intervenire anche attraverso misure che contrastino il disagio sociale. Il sindacato si appella poi anche alle aziende affinchè potenzino il servizio di vigilanza che, prima della pandemia, era presente nei punti di ristorazione sin dalle prime ore del mattino. “In condizioni di carenza di organico - dice Diociaiuti - sono a rischio le stesse persone preposte alla vigilanza privata. Nessun lavoratore e nessun utente della stazione - conclude il segretario della Fisascat Cisl - può continuare a esporsi a una situazione che riteniamo potenzialmente molto rischiosa".
 

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