Termini, bar e fast food chiusi da un anno. Il dramma degli 80 lavoratori: la cassa integrazione è in scadenza
Il restyling dello snodo ferroviario ha chiuso numerose attività: per le lavoratrici e i lavoratori di Chef Express a Termini è corsa contro il tempo per superare la crisi. I sindacati: "Decine di persone e famiglie che restano sospese nell’incertezza"
La stazione Termini si è spenta da quasi un anno: da quando a fine novembre scorso, scaduto il contratto di locazione, Chef Express ha riconsegnato i locali commerciali della galleria centrale a Grandi Stazioni, la società che gestisce le maggiori stazioni italiane compreso lo snodo ferroviario romano per il quale ha proposto un progetto di riqualificazione. Così Termini ha detto addio al ristorante Gusto, al Bar Centrale Moka, a Mr. Panino e Rossosapore: 80 i lavoratori in esubero. Anche lo storico McDonald’s ha temporaneamente abbassato le serrande, fermato piastre e friggitrici in attesa di riaprire sempre nella principale stazione di Roma.
Il restyling di Termini che lascia senza lavoro 80 persone
Non nella Galleria Centrale. Già perchè secondo il progetto di restyling di Termini, voluto da Grandi Stazioni e apprezzato anche dal Comune, resteranno solo marchi dedicati alla moda: una “rivoluzione delle vetrine” che da mesi ha lasciato i lavoratori di Chef Express fuori da bar, ristoranti e paninoteche. Un dramma che investe circa 80 persone, con una 50ina di loro in cassa integrazione a zero ore. Ma l’ammortizzatore sociale è in scadenza: così già dalla prima decade di ottobre la crisi dei lavoratori di Termini potrebbe acuirsi.
La crisi dei lavoratori di Termini: per 80 cassa integrazione in scadenza
"A tutt’oggi non è ancora chiaro il destino delle decine di lavoratori dichiarate da tempo in esubero a Roma Termini” - lanciano l’allarme Sabrina Chiarito, della Filcams-CGIL Roma e Lazio, Cristina Silvestri, della Fisascat-Cisl Roma Capitale e Rieti ed Enzo Pascale , della Uil TuCS di Roma e del Lazio, che sul tema hanno chiesto un incontro urgente a Chef Express.
Gli accordi sindacali: formazione e ricollocamento dei lavoratori
I sindacati vogliono il rispetto integrale degli accordi sottoscritti nei mesi scorsi: ossia la priorità per i lavoratori di Roma Termini in esubero ad essere ricollocati su altri punti della catena di ristorazione; job placement e formazione interna per agevolare il percorso di ricollocamento. Al momento si procede però spediti solo su uscite volontarie e prepensionamenti. “Manca tutta la fase necessaria della formazione” - dice Pascale.
Termini, i sindacati: "Garantire occupazione a tutti"
L’obiettivo della lotta sindacale è quello di garantire un’occupazione a tutti i lavoratori. “Stiamo parlando di decine di persone e famiglie che restano sospese nell’incertezza. Ci risulta inoltre che, a fronte della richiesta di un’equa turnazione dei lavoratori, ci sarebbero persone in Fis a zero ore, con tutto ciò che ne deriva in termini economici e psicologici”. La prossima settimana una nuova assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di Termini: “Non staremo fermi ad assistere a una situazione inaccettabile ed in assenza di risposte concrete – dicono i sindacalisti – siamo pronti ad una nuova mobilitazione”.