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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica Trastevere / Piazzale Giuseppe Garibaldi

Al via i lavori alla statua di Garibaldi (transennata dal 2018). E arrivano i parafulmini

Quattro anni un fulmine danneggiò la base del monumento che svetta nel punto più alto del Gianicolo. Da allora nessun intervento

Finalmente la statua di Garibaldi tornerà a splendere. È stato avviato, con la consegna dei lavori, l'intervento di consolidamento, restauro e messa in sicurezza del famoso monumento che svetta nel punto più alto del Gianicolo. Colpito il 7 settembre 2018 da un fulmine che ha provocato danni alla struttura del podio, composta di blocchi e lastre di granito, da allora transenne e reti arancioni da cantiere in corso l'hanno circondato per ben quattro anni. 

I danni dei fulmini

I lavori, spiega il Campidoglio, saranno diretti da tecnici della Sovrintendenza capitolina ai Beni culturali e avranno una durata di 180 giorni. Il progetto di restauro, elaborato in due fasi, è stato preceduto da una accurata campagna di indagini storico-archivistiche, geognostiche, geomorfologiche, strutturali e ambientali, finalizzate ad accertare cause e conseguenze dei fulmini che hanno danneggiato il monumento nel 1944, nel 1971 e da ultimo nel 2018, e a mettere a punto un efficace sistema di protezione dell’opera da nuovi possibili analoghi eventi metereologici. 

L'intervento di restauro

Il progetto si è posto come obiettivi il consolidamento del nucleo murario interno del basamento, il riassemblaggio dei blocchi dissestati dal fulmine nell’angolo nord-ovest della parte alta del basamento e la ricomposizione e il riposizionamento sul prospetto ovest, della lastra in granito col bassorilievo raffigurante il leone, spezzata in due parti e violentemente distaccata dalla scarica atmosferica.

Con l'occasione sarà revisionato lo stato di conservazione delle superfici lapidee e bronzee della statua equestre e dei gruppi scultorei, dopo il restauro eseguito nel 2011 in occasione delle celebrazioni del 150esimo dell'Unità d'Italia e sarà effettuata la manutenzione dell’opera, con pulitura, stuccatura e protezione delle superfici, in modo da prolungare e preservare nel tempo gli effetti benefici del precedente restauro.

Al termine dell’intervento è prevista l’installazione di una sorta di parafulmine, dispositivo di protezione del monumento dalle scariche atmosferiche, basato sui principi della "gabbia di Faraday", messo a punto sulla base di acquisizioni scientifiche e verifiche tecnico-analitiche.


 

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