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Stadio Roma, si allontana l'ok: Aula ferma e dubbi sul prolungamento della metro B1

Le perplessità sono dell'assessore alla Mobilità: "Meglio intervenire sulla Roma-Lido". Eppure la metro fino a Tor di Valle è un nodo centrale per la pubblica utilità dell'opera. Intanto il terremoto giudiziario congela l'Assemblea capitolina

“Il prolungamento della metro B1 a Tor di Valle come previsto dal progetto per il nuovo stadio della Roma, peggiorerebbe la situazione dell'attuale linea B1. Meglio intervenire sulla Roma Lido e sulle ferrovie gestite da Trenitalia”. Lo ha dichiarato questa mattina l'assessore alla Mobilità del Comune di Roma Guido Improta intervenendo ai microfoni di Radio Popolare Roma. Un'affermazione, quella del titolare ai Trasporti, che suona come semplice valutazione da 'esperto' ma che potrebbe calare come una bomba sulla già provata attività dell'amministrazione capitolina.

In Aula Giulio Cesare è arrivata infatti ormai da circa un mese il provvedimento che dovrebbe dare il via libera definitivo del Consiglio sull'utilità pubblica dello stadio della Roma. Una delibera sulla quale il sindaco Marino ha espresso più volte l'urgenza di un'approvazione veloce. Questione di tempistica dettata dal legge sugli Stadi in cui rientra l'iter per la realizzazione della struttura sportiva giallorossa, pena l'intervento di un commissario governativo. Questione di consenso politico. Non bastassero le complicate dinamiche di discussione in Assemblea, il terremoto giudiziario che ha scosso il Campidoglio sembra per il momento aver messo in stand-by ogni cosa. Partendo dal fatto che l'Aula, che proprio questa settimana avrebbe potuto iniziare a discutere il provvedimento, è stata decapitata del suo presidente, Mirko Coratti, indagato per corruzione aggravata e illecito finanziamento nell'ambito dell'inchiesta 'Mondo di mezzo'. Tutto fermo in attesa di una nuova nomina mentre la soglia del 2015 si avvicina. In mezzo potrebbe calare anche il bilancio di previsione, che Marino vorrebbe approvare entro l'anno. In questo quadro, le affermazioni di Improta gettano ulteriori ombre sul progetto.

Il prolungamento della metro a Tor Di Valle non è secondario. Il nodo infrastrutturale era stato infatti l'ostacolo principale per arrivare a fare in modo che la giunta Marino concedesse il proprio via libera alla pubblica utilità dell'opera. Attorno al nodo si era scatenato anche un acceso dibattito politico.

Oggi le dichiarazioni di Improta: “La situazione attuale della linea B1 della metro è ancora critica soprattutto per quel che riguarda i tempi di attesa. E un suo prolungamento verso Tor di Valle come previsto dal progetto per il nuovo stadio della Roma, non farebbe che peggiorare la situazione. Per questo io credo che sarebbe più opportuno intervenire su un miglioramento della Roma-Lido e sulle ferrovie gestite da Trenitalia, piuttosto che sulla metro B1” ha detto ai microfoni di Radio Popolare Roma.

Le affermazioni dell'assessore sono state raccolte dall'ex capogruppo Pd in Campidoglio, Francesco D'Ausilio: “La proposta di valutare, per la realizzazione dello stadio, il potenziamento della Roma-Lido e della Fl1 anziché il prolungamento della linea B fino a Tor di Valle, mi trova favorevole” ha fatto sapere in una nota. “Ho analizzato, con l'ausilio dei trasportisti, le simulazioni sul carico dei viaggiatori e la fattibilità tecnica di questo intervento e penso che le soluzioni prospettate siano più economiche ed efficaci”. L'Aula Giulio Cesare quindi potrebbe essere chiamata a decidere di modificare il progetto in uno dei suoi punti più importanti, almeno sotto il profilo dell'interesse pubblico. “Proporrò ai colleghi del mio gruppo di valutare un emendamento in tal senso non appena la delibera sullo stadio sarà portata in Aula, auspicando che ciò avvenga al più presto”.

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