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Stadio Roma: gli interessi di Lanzalone su Atac. Parnasi prepara la sua difesa

Nelle informative allegate all'ordinanza del gip in merito all'inchiesta sullo stadio dell'As Roma sono riportate intercettazioni di Lanzalone ed un "tale Carlo"

L'ex presidente di Acea, Luca Lanzalone, puntava ad ottenere incarichi professionali anche nella vicenda del concordato sul futuro di Atac. Dalle carte allegate al procedimento relativo al nuovo stadio della Roma emergono infatti i contatti tra l'avvocato genovese e "tale Carlo" che viene descritto come "verosimilmente Carlo Felice Giampaolino" ossia l'advisor legale per il concordato Atac.

In una intercettazione del 22 maggio "Carlo (Giampaolino) tra l'altro afferma che il ricorso dovrà essere curato da Lanzalone o da un altro professionista con la sua caratura. I due commentano i problemi che potrebbero sorgere nel momento in cui sarà incaricata l'avvocatura del Comune di Roma per seguire le pratiche legali".

Inoltre "parlano del concordato Atac e delle intenzioni del Comune e della sindaca. L'argomento è la proroga del contratto tra Atac e il Comune. Discutono dei dettagli tecnici e legali della proroga e dell'eventuale gara. Discutono dei dettagli tecnici del ricorso e Carlo dice che dovrà occuparsene Luca o uno come lui. Luca gli dice che il Comune gli dice che il Comune la farà seguire all’avvocatura".

Il medesimo giorno l'ex presidente di Acea "viene contattato da una donna che gli passa l'avvocato di Atac, quest'ultima spiega a Lanzalone l'esistenza di una procedura di accreditamento on line per gli avvocati e gli spiega come iscriversi al sito Atac".

Nel frattempo dopo i primi interrogatori, arriverà la prossima settimana la decisione del gip di Roma, Maria Paola Tomaselli, in merito alle istanze di attenuazione della misura cautelare avanzata dai difensori di alcuni indagati. Tra quelli che, all'esito degli interrogatori di garanzia, hanno sollecitato di tornare liberi c'è proprio Lanzalone. Con lui anche l'assessore regionale del Pier Michele Civita.

Stadio Roma, Raggi sentita in procura per un'ora

Gli avvocati stanno valutando in queste ore se far sottoporre i propri assistiti ad un nuovo interrogatorio davanti ai pubblici ministeri. I legali di Luca Parnasi, invece, quasi certamente nel corso della prossima settimana formalizzeranno il ricorso al tribunale del riesame.

I difensori in queste ore, secondo quanto da Askanews, stanno valutando i passi da compiere. L'avvocato Emilio Ricci sul punto aggiunge: "Riteniamo che alcuni episodi non siano stati valutati nel modo corretto e per questo chiediamo un ulteriore vaglio ai giudici del tribunale della libertà". Parnasi è sottoposto a regime di custodia cautelare in carcere. Nellìinterrogatorio di garanzia il giovane manager, detenuto a Milano, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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