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Stadio della Roma, ok dell'Aula alla delibera. Marino: "Prima partita nel 2017"

L'Assemblea capitolina ha approvato il provvedimento che riconosce l'interesse pubblico dell'opera. Ora la palla passa ai proponenti per il progetto definitivo. Infine la valutazione della Regione

Lo Stadio della Roma a Tor di Valle è un'opera di interesse pubblico. Lo ha stabilito definitivamente l'Assemblea capitolina che ieri ha approvato la delibera con la dichiarazione in merito. 29 voti a favore, 8 contrari e 3 astenuti per un totale di 40 consiglieri votanti. In Aula anche il sindaco Ignazio Marino che caldeggiava da tempo il via libera dell'Assemblea all'infrastruttura: “Spero che la prima partita sia nel 2017” ha commentato soddisfatto di fronte all'esito del voto. Dopo la votazione di 87 ordini del giorno e 44 emendamenti il testo del provvedimento ne è uscito in parte modificato rispetto a quanto licenziato in estate dalla giunta. Ora la palla torna alla Roma di Pallotta e all'Euronova del costruttore Luca Parnasi che dovranno lavorare al progetto definitivo che comprende la struttura sportiva progettata dall'architetto Dan Meis e l'annesso business park per un totale di circa un milione di metri cubi di costruzioni e oltre un miliardo di investimenti.  Il progetto verrà quindi sottoposto alla conferenza dei servizi della Regione Lazio che avrà 180 giorni di tempo per esprimersi. Una volta arrivato il via libera regionale, potranno partire i cantieri.  

LE MODIFICHE - Tra i punti più importanti: il potenziamento della Roma-Lido (odg a firma Peciola) con la relativa trasformazione in metropolitana di superficie, a carico del proponente (emendamento D'Ausilio-De Luca) che va ad aggiungersi al prolungamento della metro B fino a Tor di Valle e l'adozione di "tutte le misure per migliorare la mobilità alternativa (a firma Fdi)", in particolare con "passaggi ciclo-pedonali e l'accesso fluviale dal Tevere con banchine apposite". Per quel che riguarda la questione legata alla proprietà dello stadio, un emendamento a firma di Antonio Stampete (Pd) stabilisce che il rapporto tra questa e l'As Roma non può interrompersi prima di 30 anni, senza il pagamento di una penale. L'Aula, si è espressa favorevolmente anche su un altro emendamento presentato dal gruppo Sel che "assume come assoluta priorità la salvaguardia ambientale del territorio sui cui ricade l'intervento in oggetto, in quanto elemento prioritario di valutazione dell'interesse pubblico. Pertanto tutti gli elementi che emergeranno dagli studi di impatto ambientale, costituiranno oggetto di integrazione e modifica al progetto" si legge nel documento. Nella delibera inoltre è stata confermata la clausola secondo cui lo stadio non potrà iniziare alcuna attività, prima della conclusione di tutte le opere di pubblico interesse previste nel progetto.

IL VOTO - 29 voti a favore, 8 contrari e 3 astenuti per un totale di 40 consiglieri votanti. Un voto favorevole bipartisan dove però non sono mancate piccole defezioni all'interno della maggioranza con il radicale Riccardo Magi, eletto nella Lista civica per Marino, che ha votato contro, la consigliera di Sel Imma Battaglia che non era presente al momento del voto, l'esponente Pd Pierpaolo Pedetti che si è astenuto. Compatto nel remare contro la delibera il gruppo del Movimento cinque stelle che in occasione del voto di ieri ha ricordato i dieci motivi per essere contrari all'opera tra cui il fatto che “l'intero progetto prevede un milione di metri cubi di cemento, di cui solo il 14% è destinato allo stadio”. Hanno votato no anche Fabrizio Ghera (Fdi), “è una delibera monca”, Rossin (Fi) e Alessandro Onorato (Lista Marchini) secondo cui, la delibera sullo stadio “è un'occasione persa”.

MARINO “Nonostante il periodo intenso e i tanti problemi, la gente mi fermava per strada e mi chiedeva di andare avanti con lo stadio” ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino. "Stiamo parlando di una delibera dove sono stati ascoltati tutti i soggetti coinvolti, dove sono previste opere pubbliche a servizio dei cittadini, che permetteranno di migliorare il trasporto pubblico su ferro”. Poi i complimenti all'Aula: "Maggioranza e opposizione hanno fatto un gran lavoro in Aula migliorando con i loro emendamenti la delibera. Sono ottimista di natura e sono quindi certo che la Regione procederà in tempi brevi per consentire la posa della prima pietra già nella prossima primavera. Questa sarà un opera che porterà un miliardo e mezzo di investimenti e darà oltre 3mila posti di lavoro". Poi ha aggiunto: "Abbiamo chiesto a Pallotta di aumentare le opere di interesse pubblico. Spero che la prima partita sia nel 2017".

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