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Stadio Roma, Berdini: "Prenderemo un altro mese di tempo. Sì all'impianto, ma con riduzione di cubature"

"Si edificheranno 69mila metri quadrati rispetto ai 350mila pattuiti con Marino", spiega l'assessore all'Urbanistica intervistato da Repubblica

Un altro mese di tempo per chiudere la conferenza dei servizi chiamata ad esprimersi sul nuovo Stadio della Roma. A dirlo è l'assessore all'Urbanistica Paolo Berdini che ieri, intervistato ieri da LaRoma24 e da PagineRomaniste a margine di un evento alla Casa dell'architettura. Sulle cubature ha spiegato che "bisogna tornare al piano regolatore". Sulla conferenza dei servizi ha aggiunto che "non ci sono ancora i pareri" aggiungendo che "come prevede la legge ci prenderemo un altro mese di tempo". 

Il motivo dell'ulteriore tempo è la mancata consegna della convenzione. Racconta Berdini: "Ce l'hanno data 7 giorni fa. Abbiamo il diritto, lo prevede la legge". L'assessore all'Urbanistica poi ribadisce la sua posizione: "Voi sapete la mia posizione che è nota. Io spero che la Roma stia nelle regole. La città non può tirare la "giacca" come ha fatto in questi 20 anni, deve essere una cosa seria".

Ed oggi, intervistato da Giovanna Vitale su Repubblica la spiega ancora una volta questa posizione: "Se si vuol costruire lo stadio in un posto sbagliato, io non posso fermare una macchina infernale, ma si farà come dico io, con le cubature previste dal Piano regolatore. Si edificheranno 69mila metri quadrati rispetto ai 350mila pattuiti con Marino". C'è anche, a detta di Berdini, l'accordo in maggioranza: "Sì. Aspettiamo solo l’ok della Roma".

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