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Stadio Flaminio, c'è una proposta: l'As Roma Nuoto ha presentato un progetto

Verrebbe realizzato insieme a un gruppo di privati e prevede l'uso dello stadio per diverse discipline sportive. Frongia: "Ora al vaglio degli uffici"

C’è una proposta “concreta” per la riqualificazione dello Stadio Flaminio. Il progetto è stato mandato nei giorni scorsi agli uffici di Roma Capitale dalla As Roma Nuoto che lo vorrebbe realizzare insieme a un gruppo di privati, dei quali è stata rivelata l’identità, con un progetto di partenariato pubblico-privato. Ad annunciarlo l’assessore allo Sport del Comune di Roma, Daniele Frongia.

“I proponenti, secondo il progetto presentato, prevedono di riqualificare lo stadio mantenendone sia la struttura originaria, per la valenza architettonica del capolavoro di Nervi, sfruttando anche i risultati del Piano di Conservazione che abbiamo presentato lo scorso ottobre, sia la vocazione fortemente sportiva”, ha scritto. Il progetto prevede infatti “la pratica di differenti discipline sportive come calcio, scherma, nuoto, danza, ginnastica”.

I proponenti hanno inoltre manifestato l’obiettivo di riqualificare non solo lo stadio “ma anche la zona circostante, in un’ottica fortemente green con l’impiego di materiali riciclabili, impianti a basso consumo ed energie rinnovabili, lo sviluppo della mobilità dolce”, continua Frongia. La proposta è ora al vaglio degli uffici competenti.

Sono diversi anni che l’amministrazione capitolina a guida Cinque Stelle si è impegnata nel tentativo di arrivare a un piano di recupero della struttura realizzata in occasione delle Olimpiadi del 1960 dagli architetti Pier Luigi e Antonio Nervi. Alla fine di ottobre 2020, in Campidoglio era stato presentato anche un piano di conservazione per riqualificare e ripensare le funzioni della struttura senza rovinarne l’impianto architettonico, finanziato con il bando 'Keeping it modern' della Getty Foundation di Los Angeles. 

“Posso dire con soddisfazione che il lungo percorso della nostra Amministrazione portato avanti in questi anni, anche in sinergia con l’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori”, conclude Frongia, “fatto di iniziative utili al recupero di impianti abbandonati con incontri, colloqui, ricerche e interlocuzioni con diversi soggetti potenzialmente interessati, sta iniziando finalmente a dare i suoi frutti”.

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