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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Allo stadio Flaminio eventi culturali e concerti: "Alcuni privati sono interessati"

L'assessorato all'Urbanistica sta valutando se effettuare una gara d'appalto o procedere con un project financing. Spiega Caudo: "Faremo sistema con il Maxxi e l'Auditorum"

Potrebbe avere presto una nuova vita lo stadio Flaminio. Abbandonato dal rugby nel 2011, memore di serate rock indimenticabili come quella del giugno 2002 che vide esibirsi Roger Waters, la struttura progettata da Antonio Nervi per le Olimpiadi del 1960 potrebbe riaprire presto. E non solo come luogo dedicato allo sport. Lo stadio, così vicino all'Auditorium della Musica e al Maxxi, potrebbe ospitare eventi culturali, fiere e, come già avvenuto in passato, concerti. Sulla scrivania dell'assessore alla Trasformazione Urbana Giovanni Caudo infatti ci sarebbero alcuni progetti avanzati da parte di operatori privati che vorrebbero far rinascere la struttura con una nuova vocazione culturale. “Abbiamo ricevuto alcune manifestazioni di interesse” ha confermato l'assessore a margine di una conferenza stampa di 'bilancio' sui primi due anni di attività dell'assessorato all'Urbanistica. 

Il Campidoglio sta vagliando proprio in queste settimane le modalità per procedere ad un eventuale  affidamento dello stadio per la sua riqualificazione. “Da un lato stiamo studiando la proposta che più ci sembra completa e adeguata anche dal punto di vista economico. Dall'altro stiamo vagliando lo strumento ad 'evidenza pubblica' che ci permetterà di attivare l'iter entro i primi di settembre” spiega Caudo. “Un bando di gara oppure un project financing. Naturalmente la prima scelta comporterebbe dei tempi più lunghi”. L'idea è quella di fare in modo che lo stadio Flaminio “completi il 'sistema' dell'offerta culturale rappresentata dai vicini Maxxi e Auditorium” ha spiegato. 

L'intenzione del Campidoglio di riaprire lo stadio Flaminio però non è una novità. E' una novità però la decisione di voler 'allargare' la destinazione d'uso della struttura. Pochi mesi fa, all'inizio di maggio scorso, il sindaco Ignazio Marino aveva annunciato l'indizione di un bando di gara per l'affidamento ai privati. L'interesse del primo cittadino però era rivolto allo sport: “Vogliamo resitutire quest'opera alla sua antica bellezza e far sì che possa essere utilizzata anche da bambini e ragazzi che non hanno disponibilità economica per fare sport come scherma, nuoto, rugby o calcio". Prima ancora era stato l'ex assessore Luca Pancalli: "Chiederò alla Figc cosa intende fare". Tra le ipotesi anche un "museo del calcio". 

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