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Stadio Flaminio, “E’ avvolto da una fitta boscaglia”: in Procura arriva un esposto per abbandono

Codacons ha depositato un esposto penale per distruzione di beni artistici e monumentali

Il sogno di rilancio dello stadio Flaminio porta i colori bianco celesti. Ma il presente è verde ed ocra. Sono quelli infatti i colori predominanti nell’impianto progettato da Pier Luigi Nervi. Verde come le piante che lo infestano, ocra come il colore della savana che invade i suoi cancelli, inesorabilmente chiusi.

L'esposto del Codacons

Sulle condizioni in cui versa l’area che circonda lo stadio, e sulla struttura stessa, ha provato a riaccendere i riflettori anche il Codacons. Lo ha fatto perchè “è ormai avvolto da una vegetazione fittissima. Lo sfacelo è ormai a un passo, e tra poco non ci sarà molto da recuperare dell’iconica struttura”. Per riportare l’attenzione sull’impianto, l’associazione dei consumatori ha deciso di presentare un esposto penale “per distruzione di beni artistici e monumentali nei confronti della sindaca Virginia Raggi, responsabile di una stasi e un’inazione che – mese dopo mese – stanno favorendo attivamente il degrado dello stadio e dell’area circostante”.

Uno stadio vincolato

La riqualificazione dell’impianto, per ora, è legata al progetto presentato lo scorso inverno dall’AS Roma Nuoto. Interessa però anche alla SS Lazio che, nel corso delle ultime settimane, ha effettuato dei sopralluoghi. “E’ uno stadio vincolato - ha recentemente ricordato Raggi, rispondendo ad un cittadino che aveva chiesto aggiornamenti. “Nel 2017 insieme alla famiglia Nervi, la Getty Foundation e la Sapienza, era stato realizzato uno studio per capire se e come fosse possibile recuperare quell’impianto”. Quello studio, ha ribadito la Sindaca, “è durato tre anni, ed è stato molto lungo ed accurato”.

L'interessamento della Lazio

Ora la Lazio sta effettuando dei sopralluoghi e sta analizzando il lavoro avviato nel 2017, “per verificare come usare quello stadio, compatibilmente con le norme esistenti per riadattarlo ad uno stadio moderno”. Quindi ci sono “una serie di approfondimenti in corso di cui non possiamo sapere l’esito” ha concluso la Sindaca.

Un degrado da scongiurare

E’ molto più semplice, invece, verificare lo stato in cui si trova la vegetazione che lo sta pericolosamente avvolgendo. Un aspetto su cui il Codacons ha chiesto d’intervenire “per evitare la distruzione e la perdita completa di un’opera che è stata e rimane cara a tanti cittadini romani, del quartiere e non solo. Non c’è tempo da perdere - ha rimarcato l’associazione dei consumatori, annunciando il suo esposto - senza proposte e senza visioni dell’impianto a breve rimarrà solo il ricordo”.

Stadio Flaminio e la savana circostante: foto CODACONS

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