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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Tor di Valle / Via Ostiense

Stadio della Roma, il Campidoglio fa la voce grossa: Eurnova e AS Roma hanno pochi giorni per chiarire il futuro di Tor di Valle

Fissato il termine del 24 aprile per comunicare al Campidoglio cosa fare di Tor di Valle. Dopodichè verrà revocato "il pubblico interesse"

La partita sullo stadio a Tor di Valle non è conclusa. E lo dimostra il fitto scambio di lettere che il Campidoglio, l’As Roma ed  Eurnova continuano ad inviarsi.

L'ipotesi Tor di Valle

La società giallorossa è ferma nell’intenzione di realizzare uno “stadio green”, che sia “sostenibile ed in integrato con il territorio”. Sin dalla prima comunicazione, diramata il 26 febbraio, l’As Roma si è dichiarata inoltre interessata a “discutere in modo costruttivo tutte le ipotesi, inclusa Tor di Valle”. Ad oggi, altri localizzazioni, non sono state proposte. E secondo Eurnova, che sta valutando azioni legali, non è neppure possibile farlo. La società di Parnasi ritiene infatti sia stato assunto “un impegno pubbico assolutamente irrevocabile”. In ogni caso, non in maniera unilaterale.

La contestazione di Eurnova

Il danno che comporterebbe la rinuncia al progetto di Tor di Valle, per Eurnova, è considerevole. “Consentire l’unilaterale recesso dagli impegni assunti, se non addirittura il consentire l’avvio di un nuovo procedimento per il reperimento di altra area -  ha ricordato  la società di Parnasi al Campidoglio, con una lettera datata il 15 marzo - contribuirebbe ad arrecare alla scrivente danni di enorme ammontare, rendendo codesta Amministrazione corresponsabile con la A.S. Roma”.

Il pubblico interesse da revocare

Di fatto, per chiudere il discorso Tor di Valle, serve un atto del Comune. Eurnova ne è consapevole e per questo ha chiesto al Campidoglio 120 giorni di tempo prima di procedere alla revoca della delibera n 32 del 2017, quella che riconosceva la “pubblica utilità” al progetto dello stadio fatto bene. La situazione è delicata, soprattutto per i bilanci dell'azienda di Parnasi che confidava nell'esito positivo dell'operazione avviata prima che arrivassero i Friedkin. La richiesta di Eurnova, però, è stata ritenuta eccessiva dal Comune.

Nessuna alternativa a Tor di Valle

Il Campidoglio , attraverso una lettera inviata dal Dipartimento Urbanistica, ha infatti chiesto ad Eurnova ed all’As Roma (la lettera è inviata ad entrambe le aziende) di chiarire quale sia la reciproca volontà, “alla luce della situazione che si è creata”. Anche perchè, è stato chiarito dal Dipartimento, non risultano siano state avviate iniziative per individuare una localizzazione dello Stadio che sia diversa da quella di Tor di Valle.

L'ultimatum di Roma Capitale

La Roma ed Eurnova quindi devono decidere cosa fare. Ed hanno tempo fino al 24 aprile. Dopodichè l’amministrazione, viene lasciato intendere, procederà alla revoca del pubblico interesse. Ad a quel punto la partita, chiusa sul piano amministrativo, verosimilmente verrà giocata su un altro campo: quello delle aule di tribunale.

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