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Stadio della Roma in dirittura d'arrivo. Restano le perplessità per l'ingente intervento pubblico

Il ponte di Traiano e la Roma Lido restano a carico del pubblico

Si avvia a conclusione la Conferenza dei servizi sullo stadio della Roma. Come annunciato in una nota della Regione, verranno esaminate le prescrizioni contenute nei pareri già depositati. Lunedì saranno affrontate le tematiche relative ad ambiente, paesaggio, urbanistica e servizi interferenti. Il giorno successivo, sarà la volta di temi come mobilità, viabilità ed infrastrutture. Aspetti problematici, che hanno portato allo slittamento della Conferenza da Agosto a Novembre. Le criticità tuttavia, sono state solo  parzialmente superate con la disponibilità del governo a realizzare il ponte di Traiano.

Il punto debole dei trasporti pubblici

Secondo Italia Nostra "il  progetto consegnato non ha ancora risolto il problema della mobilità, che non riguarda solo l'assenza del ponte". La maggiore difficoltà è infatti quella di garantire la possibilità di raggiungere lo stadio, con il trasporto pubblico. La ripartizione tra traffico privato e non, era stata centrale per arrivare alla firma delle due delibere capitoline sullo stadio.  Per Italia Nostra, si è poi mostrata èarticolarmente deprecabile "la sceneggiata da scaricabarile in merito a chi debba pagare l'indispensabile funzionamento della ferrovia Roma Lido, che il Comune di Roma pretende dalla Regione. Si parla di centinaia di milioni di euro a carico del pubblico". Una cifra che si somma ai 100 milioni necessari per la realizzazione del ponte di Traiano. A  fronte delle somme indicate, risulta difficiel sostenere che nella partita sullo stadio della Roma, non ci sia stato un pesante intervento della mano pubblica,

Il contributo pubblico e la legge sugli stadi

Il tema è stato riproposto in parlamento da Filiberto Zaratti. Il deputato di Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista, ha infatti presentato un'interrogazione specifica al governo. Al Consiglio dei Ministri in sostanza è stato richiesto se sia stata rispettata la cosiddetta legge sugli stadi. Quest'ultima prevede infatti che  "il perseguimento dell'equilibrio economico all'interno dell'opera , deve essere assicurato dal proponente e  deve sollevare il bilancio pubblcio da qualsiasi onere. Questo perchè "Il tanto sbandierato taglio delle cubature della proposta originaria - ha sottolineato Filiberto Zaratti - si sta traducendo nell'esborso di un consistente contributo economico pubblico, per garantire quelle opere infrastrutturali strategiche per la mobilità, senza le quali quell'intervento sarebbe insostenibile". In definitiva, si sta creando una forbice sempre più ampia tra quanti ritengono, ad esempio in Conferenza dei servizi, che il progetto sia positivo. E quanti invece, come Italia Nostra, i comitati locali ed una minoranza parlamentare, valutano sempre più negativamente l'intera operazione.

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