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Lo stadio della Roma all'Eur non s'ha da fare: ecco perché l'ex Velodromo non è adatto

Eur Spa nega di aver ricevuto proposte e boccia l'ipotesi stadio

Niente stadio della Roma nell’invaso che ospitava l’ex Velodromo. Eur Spa, proprietaria dell’area, ha smentito i rumor degli ultimi giorni.

Nessuna proposta per l'ex Velodromo

“Non abbiamo ricevuto alcun tipo di proposta” ha dichiarato il presidente di Eur Spa Alberto Sasso “Non sono arrivate nè a me nè tantomeno al nostro amministratore delegato”. L’indiscrezione trapelata in settimana non ha quindi un reale fondamento. Perchè, come l’azienda che gestisce il patrimonio immobiliare dell’Eur ha ricordato, su quell’area esistono altri progetti. E lo stesso vale per il cosiddetto “comparto B”, situato di fronte all’invaso che ospitava l’ex impianto sportivo.

I progetti edificatori

All’ombra dell’Eurosky Tower, ci sono due aree che restano attualmente inutilizzate. Su entrambe, nel corso degli anni, si sono succeduti vari progetti edificatori. L’ultimo programma urbanistico, annunciato nel giugno del 2017, prevedeva la costruzione di edifici a scopo commerciale e residenziale. Nel cosiddetto comparto A, quello dell'ex Velodromo, era prevista anche la realizzazione di un parco pubblico.

Pochi margini di manovra

I progetti esistenti non sono stati accantonati. “E’ plausibile pensare ad un loro aggiornamento - ha spiegato il presidente Sasso - e capisco anche l’aspettativa che si è creata per un’area che ospitava un impianto sportivo. Ma non mi sembra possibile arrivare ad ipotizzare di realizzarvi uno stadio. A noi comunque non l’ha proposto nessuno, nè l’AS Roma, nè tantomeno il Comune che, pur detenendo il 10% di Eur Spa, non ha mai esercitato ingerenze”.

Una zona residenziale

Niente stadio quindi nello spazio che ospitava le biciclette da corsa? Da via Ciro il Grande sembrano avere le idee chiare. “Lì non è proprio possibile, per le dimensioni che avrebbe una struttura del genere ed anche per i flussi di traffico che finirebbero per intasare il quartiere. In un comparto residenziale così consolidato, mancano gli standard necessari per realizzare un progetto del genere” ha ribadito il numero uno di  Eur Spa.

Il rischio caos

Niente stadio quindi. A maggior ragione senza il permesso del padrone di casa che continua a ripetere di non aver ricevuto nessuna proposta. Sarebbe stato suggestivo, sul modello di Highbury, il vecchio tempio dell’Arsenal celebrato dai romanzi di Nick Horby. Ma Roma non è Londra, anche per la propensione dei suoi abitanti ad utilizzare i mezzi di trasporto privati. I tifosi giallorossi, a bordo della propria auto, finirebbero per intasare l'intero quartiere scatenando un vespaio di proteste. Ed ecco spiegato perchè, finora, nessuno si è realmente fatto avanti con questa proposta.  
 

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