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SPQR sulla maglia della Roma, Raggi: "E' patrimonio del mondo: polemiche surreali"

La sindaca Raggi risponde alla richiesta avanzata dal consigliere Onorato (Lista Marchini): "Registreremo il marchio figurativo, ma la scritta resta di tutti". Polemiche anche dalla Lazio: "Fare chiarezza"

"Non sanno come far perdere tempo e denaro e lanciano polemiche surreali ogni giorno. Ora è la volta della sigla S.P.Q.R. che potrebbe essere oggetto addirittura di un'interrogazione urgente in Aula. I consiglieri d'opposizione farebbero bene a soffermarsi sullo studio delle leggi e ad evitare spreco di denaro pubblico costringendo l'Assemblea capitolina a riunirsi per parlare del nulla. La scritta S.P.Q.R. è un'espressione di uso comune e, per questo, non registrabile: tutti possono utilizzarla". La sindaca di Roma, Virginia Raggi, in un post su Facebook, risponde alla richiesta di chiarimenti del consigliere della Lista Marchini, Alessandro Onorato, che ha presentato un'interrogazione in Aula sull'utilizzo della scritta Spqr da parte della As Roma nell'ultimo derby di campionato. 

"S.P.Q.R. è una sigla che in tutto il mondo viene associata alla città di Roma, è una espressione della quale essere orgogliosi e sulla quale non andrebbero montate strumentalizzazioni politico-sportive. Lo ripetiamo da tempo: l'opposizione pensi a lavorare. Le 'urgenze' sono altre. In ogni caso, abbiamo verificato se in passato sia mai stato registrato dall'Amministrazione capitolina un 'marchio' figurativo (che è cosa ben differente rispetto alla sigla S.P.Q.R.) con lo scudo e la scritta. Lo faremo noi. Beninteso che la scritta 'S.P.Q.R.' è e resta patrimonio del mondo" conclude Raggi.

"Tra i 3.345 oggetti Spqr in vendita su eBay potrai trovare: Maglia As Roma 'epoca veltroniana' partita Roma-Dortmund anno 2007; tazza S.p.q.r. ideale per la degustazione del latte (in particolare se appena munto); S.p.q.r. Risiko, vai anche tu... alla conquista delle terre dell'Impero; S.p.q.r. portachiavi uomo elmo. (?); S.p.q.r. toppa; ristoranti, film e tanto altro. Max serieta', no 'perditempo'". Lo scrive su Facebook il presidente dell'Assemblea capitolina, Marcello De Vito, anch'egli in risposta a Onorato.

BOTTA E RISPOSTA - A stretto giro la replica del consigliere della lista Marchini: "Nessuna polemica, ma è giunta l'ora che la città di Roma incassi i frutti del suo valore commerciale. Perchè New York e molti altri comuni incassano milioni di dollari di fee dall'utilizzo dei tanti marchi cittadini (un esempio per tutti quello di NYPD - New York Police Department) e Roma non incassa niente? Sono contento che grazie alla nostra interrogazione la Raggi si sia svegliata e abbia deciso di registrare la sigla 'SPQR'. Magari con i soldi che incasseremo la giunta Raggi potrà rifare la Colombo e la Salaria e togliere i vergognosi limiti di velocità a 30k/h che ha imposto per non affrontare il vero problema. Chissà che poi la giunta non si convinca anche a iniziare a chiedere i diritti pure a tutti quei bancarellari e negozi di souvenir che vendono merce di dubbia origine che riproduce simboli e sigle non ufficiali della nostra città. Con quei soldi potremmo rifare tutti i marciapiedi in oro o forse dobbiamo pensare che l'attuale amministrazione non agisce su questo fronte per non scontentare i 'suoi amici' ai quali viene addirittura permesso di minacciarmi di morte in aula Giulio Cesare senza incorrere in nessun provvedimento o richiamo da parte del Presidente dell'aula o dei membri della giunta grillina come hanno fatto nei confronti dei poveri lavorati della Roma Multiservizi?". 

POLEMICHE ANCHE DALLA LAZIO - Anche la Lazio, attraverso il responsabile della comunicazione Arturo Diaconale, chiede di fare chiarezza perché la sigla "è di grandezza planetaria" e "non se ne può fregiare solo una squadra della Capitale".

"Non so se l’utilizzo sia stato autorizzato dal Comune e sia consentito a tutti - ha detto Diaconale su Lazio Style Radio - sono curioso di sapere se c’è stata autorizzazione e se per caso si è voluta dare l’impressione di un’identificazione tra squadra e città è sbagliato: la città si identifica con tutte e due le squadre, soprattutto con quella più antica che ha portato il calcio a Roma".

Il club biancoceleste chiede quindi che "sia chiarita questa posizione dall’autorità comunale. Anche la Lazio può scendere in campo con S.P.Q.R. identificando con l’aquila l’appartenenza alla città, non solo la lupa è simbolo di Roma ma anche l’aquila - ha aggiunto Diaconale - Utilizzare in modo libero il brand S.P.Q.R. quanto meno è uno spreco".

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