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Spin Time, la proposta anti sgombero: "Il Comune acquisti il palazzo occupato"

C'è una mozione del Pd in I municipio che propone di usare i fondi già esistenti per inserire Santa Croce in Gerusalemme nel patrimonio comunale. Trombetti (Pd): "Apriamo un confronto". SCE: "Ci batteremo"

Una mozione firmata da due consigliere del Partito democratico in I municipio, ancora da presentare nel parlamentino, potrebbe essere la leva che porta in assemblea capitolina il tema dell'acquisizione al patrimonio pubblico dell'immobile di via di Santa Croce in Gerusalemme 55, sede di un'occupazione a scopo abitativo con circa 400 persone dentro da oltre 9 anni. Anche perché, dopo la presentazione dello studio sull'impatto sociale dell'esperienza di Spin Time, all'interno del palazzo dell'Esquilino, portato a termine da Open Impact e condiviso in Campidoglio il 14 novembre, c'è più di esponente della maggioranza che chiede questo ulteriore passo al sindaco Gualtieri. Il decreto governativo anti-rave del 31 ottobre e gli strali di alcuni esponenti di Fratelli d'Italia preoccupano i movimenti, ma non solo. 

La mozione del Pd in I municipio per acquisire lo stabile occupato di Spin Time

Andiamo per ordine. Le consigliere dem del Centro storico, Daniela Spinaci e Claudia Santoloce, hanno firmato una mozione che, sull'onda lunga della direttiva n.1 di Roberto Gualtieri, che deroga all'articolo 5 del decreto Renzi-Lupi e concede la residenza agli occupanti abusivi, chiede al primo cittadino di utilizzare "risorse proprie" del Comune affinché "lo stabile venga rilevato nel quadro di un più generale ridisegno delle politiche di contrasto al disagio abitativo". Nelle premesse all'impegno chiesto all'amministrazione centrale, Spinaci e Santoloce ricordano che il Campidoglio ha già approvato lo stanziamento di 220 milioni di euro per l'acquisizione di immobili di proprietà di enti previdenziali e non solo, al fine di aumentare l'offerta di alloggi popolari e dello scorrimento della graduatoria Erp. E ancora: "Un tale sistema di relazioni e di comunità va salvaguardato e tutelato - scrivono - con una risposta concreta al superamento dell’emergenza abitativa in atto nel rispetto della dignità delle persone e una rigenerazione ad uso abitativo dell’immobile, sarebbe la giusta e definitiva soluzione di un’annosa problematica, anche nei rapporti con i residenti di Via Santa Croce in Gerusalemme e zone limitrofe".

Trombetti (Pd): "Voglio portare l'atto in assemblea capitolina"

Una mozione che in assemblea capitolina qualcuno vuole replicare e ampliare, per aprire una discussione politica seria sull'opportunità di rendere Spin Time un bene comune. Questo qualcuno è Yuri Trombetti, consigliere Pd e presidente della commissione patrimonio e politiche abitative, primo firmatario dell'atto approvato a giugno 2022 e diventato direttiva sulla residenza agli occupanti: "Apriremo un confronto nella maggioranza e nella città - fa sapere a RomaToday - perché un'esperienza come quella di Spin Time è da valorizzare e tutelare. Se il municipio I chiede questo, allora saremo ancora più forti in Campidoglio per portare avanti la nostra battaglia. Gualtieri ha dimostrato sull'articolo 5 che questa non è un amministrazione che tira a campare, ma fa scelte innovative e di attenzione agli ultimi. Anche in questo caso sarà così". 

Il rapporto di Open Impact sull'immobile dell'Esquilino

Una dichiarazione che assume ulteriore valore, considerato che proprio oggi, lunedì 14 novembre, nella sala Laudato Sì in Campidoglio è stato presentato lo studio sull'impatto sociale di Spin Time da Marco Biazzo, Aris Tufexis e Luigi Corvo di Open Impact, con Andrea Alzetta di Action, l'assessora a scuole, formazione e lavoro Claudia Pratelli,  i consiglieri di Sinistra Civica Ecologista Alessandro Luparelli e Michela Cicculli, del Partito democratico Riccardo Corbucci, il presidente dell'VIII Amedeo Ciaccheri e ancora Paolo Rigucci di Sicet Cisl Roma e Lazio, Domenico Chirico della Fondazione Charlemagne, La Rete degli Studenti Medi e Scomodo, la rivista che ha la sua redazione all'interno dell'occupazione. Come si legge nel rapporto di Open Impact, infatti, qualora il Comune dovesse procedere alla regolarizzazione dell'immobile dell'Esquilino "otterrebbe un moltiplicatore di 1,95 sul proprio investimento - riporta anche la Dire - con un ritorno di quasi 2 euro per ogni euro investito". L'amministrazione, sostiene Open Impact, spenderebbe circa 36,7 milioni di euro "ipotizzando la non più totale gratuità dei servizi sociali e culturali" e l'investimento, messo in rapporto con il valore sociale generato, porterebbe a un ritorno di 71,55 milioni. 

Nel palazzo ex Inpdap vivono 362 persone

Attualmente a via di Santa Croce in Gerusalemme 55 - uno degli immobili nella lista degli sgomberi aggiornata dalla prefettura ad aprile 2022 - vivono 139 famiglie, ovvero 270 adulti e 92 minori per un totale di 362 residenti, con una fascia d'età maggiormente rappresentata che è quella dai 36 ai 65 anni. Ventisei paesi rappresentanti, il 26% ha la cittadinanza italiana. Il questionario sottoposto da Open Impact agli abitanti dello stabile, ex Inpdap (hanno risposto l'80% degli adulti e il 90% dei minori) fa emergere una dispersione scolastica allo 0% (nel Lazio è al 10). 

Una comunità che vive di rete sociale e formazione 

Il reddito medio mensile all'interno di Spin Time è di 674 euro e per oltre il 60% degli intervistati quanto guadagnato non è abbastanza per far fronte a tutti i bisogni personali e familiari o per risparmiare somme anche ridotte. Il 90% degli abitanti dell'immobile dichiara che grazie ai servizi offerti da Spin Time ha migliorato il proprio livello di italiano, il 76% le proprie competenze in chiave di formazione. Dal 2013 a oggi risultano 24 le organizzazioni attive dentro Spin Time, a cui lavorano più di 420 persone per un totale di 1.245 ore di volontariato settimanale. Il 32% di queste organizzazioni sono nate e sono state avviate dentro Spin Time e l'82% lo ritiene fondamentale per il prosieguo e lo sviluppo della propria attività.

Action: "Questa è un'operazione verità"

"Di fronte a un racconto pubblico mainstream della povertà e delle migrazioni come fenomeni legati alla sicurezza - ha commentato Andrea Alzetta di Action, che nel 2013 occupò lo stabile -  abbiamo colto l'occasione per portare avanti un'operazione verità aprendo le porte dello Spin Time per far capire cosa c'è dentro e smontare la retorica di questi giorni, dal decreto anti-rave alla criminalizzazione delle ong che salvano vite in mare". Spin Time, ricorda Alzetta "ha partecipato alla stesura del Piano Casa che il Comune sta per approvare in giunta e ha lavorato molto sulla delibera in approvazione a breve per il superamento della delibera 140".  Piano Casa che potrebbe slittare a inizio 2023, visto che la discussione sarà lunga e per forza di cose preceduta da quella per l'approvazione del bilancio. "Oggi chiediamo al Sindaco di riconoscere questo modello e aprire un percorso che porti alla sua piena regolarizzazione" chiosa Alzetta. 

SCE: "Ci batteremo per acquisizione palazzo all'Esquilino"

"L’esperienza dello Spin Time dimostra che le occupazioni non vanno considerate solo come situazioni di disagio e povertà - scrivono in una nota Michela Cicculli e Alessandro Luparelli, consiglieri di Sinistra Civica Ecologista - ma anche come luoghi di rigenerazione, di socializzazione, di integrazione. L’amministrazione ha già segnato una notevole discontinuità rispetto al passato sui temi del diritto all’abitare. Pensiamo che in quest’ottica vada messo in agenda anche un progetto di acquisizione dell’immobile che ospita lo Spin Time, per la piena regolarizzazione della situazione abitativa dei residenti e per l’ulteriore valorizzazione dei servizi offerti. Per questo ci batteremo all’interno dell’assemblea capitolina". E così si ricrea l'asse che ha già fatto arrivare in porto la mozione sulla residenza agli occupanti. "La valutazione terza di Open Impact è fondamentale - aggiunge Riccardo Corbucci del Pd, presidente della commissione Statuto - e ci aiuterà tantissimo a far comprendere non tanto all'amministrazione politica ma ai dirigenti, sempre spaventati giustamente da possibili danni erariali, l'importanza di portare avanti questa battaglia. C'è un gruppo di consiglieri che hanno ben chiaro in testa l'obiettivo da qui a 5 anni, e non possono che ringraziare già ora Spin Time per quello che fa". 

Catarci: "Spin Time modello virtuoso"

"Lo studio fa emergere con forza la necessità di procedere a un percorso di regolarizzazione dell'immobile". A mettere ulteriore carico è l'assessore alle politiche del personale, decentramento, partecipazione e servizi al territorio per la città dei 15 minuti Andrea Catarci. "Spin Time rappresenta un modello virtuoso sulle politiche dell'abitare e dell'accoglienza - prosegue - . Un modello da esportare nei territori; un'esperienza che non può e non deve essere affrontata dal punto di vista dell'ordine pubblico come vorrebbero le destre: è e deve essere un valore per il welfare cittadino, nella necessità del superamento della delibera 140". 

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