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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Spelacchio, Raggi: "Avviata un'indagine". E dopo l'umiliazione M5s lancia il contrattacco social

A lanciare la campagna l'assessora Montanari. #iostoconSpelacchio è l'hashtag. In massa consiglieri e attivisti condividono la campagna

Ne hanno scritto in tutto il mondo, in termini tutt'altro che lusinghieri. Ha trascinato negli sfottò anche la sindaca Raggi e l'intera città di Roma, finendo per umiliare l'immagine della Capitale. La telenovela Spelacchio non si è chiusa con la morte dell'albero di Natale di piazza Venezia e promette ancora colpi di scena. Oggi la sindaca Raggi, interpellata a margine dell'inaugurazione del presepe di Piazza di Spagna, ha spiegato: "Voglio rassicurare tutti: abbiamo avviato un'indagine interna per capire esattamente di chi sia la responsabilità. Prendiamola con un sorriso, a Spelacchio si sono affezionati tutti e poi ci sono problemi ben più gravi".

Dietro il sorriso di facciata però la vicenda Spelacchio ha molto infastidito la Raggi e l'intera macchina da guerra del Movimento Cinque Stelle, impegnata a lanciare Luigi Di Maio verso la premiership. Dopo avere negato la bruttezza dell'albero, dopo averlo definito sobrio ed essenziale, ma soprattutto dopo essere diventata lo zimbello dei social, l'amministrazione capitolina ha deciso di dichiarare morto l'albero e di provare a capire se, appurate le responsabilità, c'è modo di non pagare i 48.600 euro in preventivo. 

Gli sfottò continuati anche dopo la proclamazione della morte e l'interesse della stampa mondiale, hanno suggerito di lanciare anche una campagna social. Il metodo è sempre lo stesso. Un consigliere o un assessore lancia un hashtag, inserisce la propria arringa e poi tutti gli altri riprendono e rilanciano l'hashtag stesso, dettando la linea agli attivisti. 

Ieri ci ha pensato Pinuccia Montanari, una delle fedelissime di Beppe Grillo, a lanciare la nuova linea insieme con l'hashtag #iostoconSpelacchio

Questo il contenuto del post 

Non sarà perfetto, lo ammetto. Va bene, non ha la chioma più folta del mondo ma farne addirittura un caso mi sembra fuori ogni logica.

Tutti sono diventanti esperti di alberi di Natale: trasmissioni televisive, interviste a ricercatori scientifici e presunti tali, interrogazioni parlamentari, commissioni d’inchiesta, dirette dei tg per discutere di “lunghezza dell’apparato radicale”, “densità degli aghi per centimetro quadrato” e “grado di inclinazione dei rami, penduli e non”.

Insomma, per alcuni media e per l’opposizione stiamo parlando del tema più importante dell’intero Paese: altro che Banca Etruria o gli ennesimi tagli nella legge di Stabilità! Mancano soltanto un plastico a “Porta a Porta” e l’invio di una squadra della Nasa per studiarlo.

In realtà, Forza Italia e Partito Democratico dovrebbero dire grazie a Spelacchio: per qualche giorno abbiamo dimenticato tutti i problemi che loro hanno causato. Spelacchio ci sta regalando finalmente un Natale spensierato: non si parla di disoccupazione in Italia, del Pil che cresce a stento, della sinistra che litiga in vista delle elezioni. Dobbiamo ringraziarlo di cuore. Scusatemi per l’ironia.

Grazie a lui c'è chi ha scoperto che alberi di Natale così grandi ed alti non possono avere le radici. Per questo lo hanno dato per morto senza accorgersi che in questa struggente storia di Natale a morire è stato prima di tutto il buon senso. 

A stretto giro a condividere i consiglieri comunali e municipali del Movimento Cinque Stelle, per intasare i social con il nuovo hashtag e la nuova narrazione. 

E stamattina su Il Messaggero la Montanari ha rilanciato ulteriormente. "Sto con Spelacchio: secondo me è un mezzo complotto. Questo nomignolo girava fin dal primo giorno: quando lo hanno scaricato, ma dalle mie foto risultava essere ancora in forma. Veniva da dieci mesi di siccità e inoltre gli aghi potrebbero essere caduti per via delle decorazioni troppo strette sui rami".

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