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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Vietato criticare la Raggi (anche se sei un ministro M5s). Nel Movimento tutti contro Spadafora

Alle parole del ministro Vincenzo Spadafora la replica da Roma: "Parole superficiali e gratuite, specie perché provengono dall'interno"

Poche dichiarazioni ma sufficienti per scatenare la bagarre. "Da amministrazione Raggi cittadini si aspettavano di più" ha detto ieri su La7 il ministro M5s Vincenzo Spadafora, esponente grillino molto vicino al leader Luigi Di Maio. Un attacco frontale alla sindaca che non è passato affatto inosservato. La prima a replicare è la senatrice M5s Barbara Lezzi, sui social.  "Il ministro Spadafora non parla per mio conto, anche se ha la presunzione di esprimere le opinioni del M5S. Faccio parte a pieno titolo del M5S e l'amministrazione di Roma non rappresenta, per me, alcun problema". A seguire i consiglieri M5s capitolini, subito a far da scudo alla prima cittadina. 

Pesanti i toni usati dal capogruppo Giuliano Pacetti. "Noi non siamo abituati ai giochini della vecchia politica né condividiamo il pensiero di chi li usa. E gli attacchi interni gratuiti, quelli di chi parla senza sapere cosa vuol dire amministrare Roma, si qualificano per quello che sono: dichiarazioni superficiali che raggiungono un livello ancora più basso delle semplificazioni e delle mistificazioni che sono proprie di Salvini o il "deraggizzare" Roma urlato dai rappresentanti del PD". E' il fuoco amico, che scatena reazioni ancora più dure di quello proveniente dal nemico. "Raccontiamo piuttosto che la sindaca Virginia Raggi è sotto scorta perché sta combattendo il malaffare". 

Si esprime, seppur in modo più pacato, anche il presidente della commissione Bilancio Marco Terranova. "Chiunque voglia criticare Roma e la sua attuale amministrazione per cortesia si fermi a parlare un momento con qualcuno di noi, per conoscere e capire cosa significhi ogni giorno amministrare una città complessa segnata da ferite profonde che con dedizione, impegno, rischiando in prima persona, dovendo adottare scelte dolorose e difficili che produrranno risultati nel medio e lungo periodo, risanando i conti cercando di non tagliare i servizi". E ancora con ironia scrive su Facebook anche Andrea Severini, attivista, in difesa della moglie: "Vincenzo chi?".

Insomma, guai a chi tocca Virginia Raggi. Attaccare per difendersi è la linea comune, tanto da costringere Spadafora a ritrattare quanto affermato, o comunque a correggere il tiro. "Le mie parole di ieri su Roma e i suoi problemi erano molto chiare e non erano un attacco a Virginia Raggi. Pochi possono dire di averla sostenuta quanto me anche quando era più difficile di oggi e tutti tacevano".

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