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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Un parco ad Arafat, Raggi congela la delibera: "Solo scelte condivise"

La decisione della sindaca è arrivata dopo la lettera della presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello che ha definito la scelta "offensiva"

Alla fine ha fatto un passo indietro. Di fronte alle polemiche sollevate dalla Comunità ebraica romana, la sindaca Virginia Raggi ha deciso di far slittare l'approvazione della delibera che prevedeva una serie di 'nuove denominazioni' per varie strade e piazze della città, tra cui un parco al leader palestinese, premio Nobel per la Pace, Yasser Arafat e una piazza al Rabbino Capo Emerito Elio Toaff. Una decisione dal sapore 'politicamente corretto', che però non è affatto piaciuta alla presidente Ruth Dureghello che ha definito tale scelta "offensiva". 

Nella serata di ieri la sindaca ha inviato una lettera alla presidente della Comunità Ebraica comunicando la sua decisione di rinviare la delibera. "Considerato che il nostro atto intende richiamare processi di pace che si fondano sulla condivisione delle scelte, insieme alla Giunta, abbiamo deciso di rinviare l'attuazione della delibera per quanto riguarda le denominazioni in questione affinché lo spirito che le muove non sia vanificato da incomprensioni e possa compitamente realizzarsi con gli eventuali aggiustamenti necessari".

La delibera in questione, la 165 del 28 luglio, comprende oltre venti nuove intestazioni dalla prima aviatrice italiana, Rosina Ferrario, all'ex ministro Nino Andreatta, passando per l'industriale Ferruccio Lamborghini e alla pittrice Frida Kahlo. In particolare, a Yasser Arafat dovrebbe essere intitolato un parco a Centocelle, tra via Romolo Trinchieri e via Fiuggi mentre a Elio Toaff sarebbe stato intestato un 'largo' dentro a Colle Oppio, lungo viale Fortunato Mizzi. 

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