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Sanità, Idi-San Carlo di Nancy: "Sospesa la procedura di mobilità"

La decisione al termine di un tavolo tecnico tenuto ieri in Regione tra l'assessore al Lavoro ed i sindacati. Prossimo incontro il 10 aprile

Sospensione della procedura di mobilità sino al prossimo 10 aprile, quando le parti si rincontreranno attorno ad un tavolo per affrontare lo stato di crisi del gruppo Idi e le relative ricadute occupazionali. Questo quanto emerso al termine della riunione del tavolo di crisi dell'azienda sanitaria che si è tenuto ieri in Regione Lazio alla presenza dell'assessore Lucia Valente e dei sindacati. "Le parti per scongiurare i licenziamenti hanno sottoscritto l'unito verbale di accordo che fissi tempi e modalità per la revoca delle procedure di licenziamento, il pagamento degli stipendi e la ripresa della produttività - fanno sapere i sindacati -. Nei prossimi giorni tra le organizzazioni sindacali e la proprietà si terranno confronti in sede aziendale in preparazione della prossima convocazione del tavolo in sede regionale del prossimo 10 aprile".

REGIONE LAZIO - Tavolo di ieri, arrivato dopo aver evitato per un soffio la sospensione dell'attività dell'azienda sanitaria, che trova anche la soddisfazione dell'assessore al Lavoro della Regione Lazio Lucia Valente: "La decisione di sospendere fino al 10 aprile le procedure di mobilità previste dall'azienda per i lavoratori dell'Idi è un segnale di distensione incoraggiante per una vertenza delicata, che la proprietà e i sindacati stanno affrontando insieme alla Regione Lazio con senso di responsabilità e in modo costruttivo". "Ora - conclude l'assessore - sarà importante utilizzare questa finestra per stimolare il dialogo tra le parti, in vista del nuovo incontro previsto per la prossima settimana, e in attesa che i vertici commissariali dell'Idi presentino il piano industriale per il rilancio delle strutture, che dovrà tenere nella massima considerazione la salvaguardai dei livelli occupzionali".

SINDACATI - Rilancio dell'attività è invece l'obiettivo dei sindacati che attraverso una nota congiunta del segretario dell’Ugl Sanità Roma e Lazio, Antonio Cuozzo, e del coordinatore dell’Ugl Sanità Roma Nord, Antonino Gentile, presenti all'incontro di via Cristoforo Colombo: “L’obiettivo ora è ridefinire il vecchio piano industriale alla  luce delle novità emerse dal decreto che ha riconosciuto la procedura straordinaria al gruppo Idi. Ci aspettiamo, infatti, che la nuova governance ragioni in termini di rilancio delle attività dei tre nosocomi che fanno parte del gruppo, di revoca dei licenziamenti collettivi minacciati fino ad oggi, nonché di ripristino del normale pagamento delle retribuzioni ai lavoratori”.

INVERSIONE ROTTA - Sindacati che chiedono un'inversione radicalore della situazione: “E’ necessaria una vera inversione di rotta – concludono Cuozzo e Gentile – mettendo mano ai super stipendi e alle irregolarità contrattuali ed economiche tuttora presenti nelle strutture che hanno contribuito, insieme ad altri privilegi riconosciuti ad personam, ad aggravare la crisi finanziaria del gruppo. I lavoratori, infatti, sono stati gli unici finora a pagare lo scotto di tanti sprechi ancora in essere all’interno dei nosocomi ed è proprio su questi punti che ci aspettiamo un passo in avanti”.

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