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Insulti e svastiche contro Sonny Olumati: "Ecco il razzismo ai tempi della terza Repubblica"

Il 31enne, ballerino e inviato della trasmissione Nemo, denuncia l'atto vandalico su Facebook

Di insulti sulla rete, per lo più a sfondo razziale, ne riceve quasi tutti i giorni. Ma non era mai accaduto che qualcuno superasse il virtuale per colpirlo nel suo spazio privato. E invece tre giorni fa, uscendo dalla sua casa romana a Serpentara, si è trovato davanti una scritta a bomboletta sulla porta a vetri del suo palazzo. Un attacco a lui, ovvio, ma ancor più alle sue battaglie. 

"Sonny merdeee" con svastica finale è il messaggio "recapitato" a Sonny Olumati, il 31enne ballerino Rai, inviato della trasmissione Nemo-Nessuno escluso, in prima linea nella battaglie per lo Ius Soli. Perché è nato a Roma, da genitori nigeriani, ma rientra in quell'esercito di invisibili che nonostante vivano, studino, lavorino dalla nascita sul territorio italiano non hanno la cittadinanza. 

"Ciò che fa più schifo (oltre allo stile da 3a elementare e alla totale mancanza di tecnica dell'autore) è la riesumazione di un simbolo come la svastica, per dare "un senso ideologico" e politico a un messaggio che di per sé non vuol dire niente" commenta Sonny su Facebook, dove con un lungo post e foto allegate dà notizia degli insulti ricevuti. Si sofferma su quel "merdeee" e ne sottolinea il plurale, a indicare un riferimento più politico che personale: "L'insulto non è rivolto solo a me, ma a quelli come me". 

Già al centro delle polemiche del M5s mesi fa per aver incalzato la sindaca Raggi sulla gestione della città, durante una delle puntate di M (la trasmissione di Michele Santoro andata in onda lo scorso gennaio), approfitta dell'atto vandalico subito per lanciare ancora una volta il suo messaggio, con chiari riferimenti all'insediamento del governo giallo-verde: "E' evidente che il clima politico che si è instaurato nel paese, fa pensare a questi minus habens di poter rimanere impuniti, di avere "il c*lo parato" (o vogliamo fare finta che non sia così?). Ma io non ho paura dei razzisti e nessuno deve averne. Mai più". 

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