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Parata 2 giugno: proposta di destinare i fondi alle vittime del sisma

Mentre si conteggiano vittime e danni dell'ennesimo scossa che ha distrutto parte della Regione del nord Italia in politica e sui social network monta la proposta: "#no2giugno: soldi più utili a questa povera gente"

Destinare i soldi della parata del 2 giugno alle vittime del terremoto che sta colpendo l'Emilia Romagna. Mentre si contano danni e vittime del sisma che da diverse settimane sta interessando la regione del nord Italia monta sui social network e sulle scrivanie dei politici l'idea di sospendere la parata romana per la Festa della Repubblica. Un tam tam che da Facebook a Twitter recita a stragrande maggioranza una sola voce: "Destinare i soldi della sfilata alle vittime del terremoto".

TWEET VENDOLA - Una proposta che dalla rete ha subito raggiunto trasversalmente buona parte degli scranni politici del Paese, come nel caso di Nichi Vendola, leader di Sel e governatore della Regione Puglia che in 160 battute Twetta: "Italia attraversata da lutti, disperazione, paure. Inopportuno fare ora parata militare 2 giugno. Altri modi per celebrare #Repubblica. Annullare la parata del 2 giugno e destinare i fondi già stanziati per aiutare le popolazioni vittime del sisma in Emilia. E' la 'crociata' lanciata dal popolo di Twitter dopo il terremoto che questa mattina ha devastato le aree già colpite solo una settimana fa".

SCRANNI FAVOREVOLI - Una proposta che trova sulla stessa linea Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista: "Chiediamo di annullare la parata del 2 giugno e usare quei fondi e quei reparti militari per le zone del terremoto. Come Rifondazione Comunista stiamo contribuendo in maniera attiva sulle zone colpite dal terremoto prestando le nostre strutture e con l'intervento di alcuni nostri volontari. Abbiamo attivato, infine, da giorni una cassa di resistenza a favore delle famiglie colpite dal terremoto". Follia è invece il concetto che usa Antono Di Pietro per definire l'eventuale sfilata per la festa della Repubblica: "E' una follia sperperare tanti soldi per la parata militare del 2 giugno - le parole del leader dell'Idv -. In un momento così difficile per il nostro Paese, colpito da una gravissima crisi economica e flagellato in queste ore dal terremoto, è opportuno utilizzare quei fondi per fini sociali e di solidarietà. Sarebbe il modo migliore per onorare la nostra Repubblica". Al buon senso si appella invece il segretario nazionale del Pdci Oliviero Diliberto: "Il Pdci si unisce convintamente a chi, in queste ore, chiede di annullare per quest'anno la parata del 2 giugno e di utilizzare fondi e uomini destinati per i festeggiamenti della Repubblica per aiutare la popolazione colpita dal terremoto. Non è demagogia, è buon senso".

SINDACO PRUDENTE - Più cauta invece la risposta del sindaco di Roma Gianni Alemanno che commenta la proposta lanciata da Vendola su Twitter: "Il quesito che viene posto va rispettato ma solo il Presidente della Repubblica può decidere se sospendere o meno la parata del 2 Giugno in segno di rispetto per il lutto che ha colpito l'Emilia-Romagna, centro di un forte terremoto". "La parata militare - ha aggiunto Alemanno - non è uno sfoggio di potenza e di forza ma il ricordo delle persone cadute e che oggi si sacrificano per le missioni militari di pace. Il 2 Giugno non è una festa o qualcosa che può essere cancellato o messo in secondo piano: è un momento celebrativo molto importante per la nostra Repubblica e credo che in momenti come questi serva un maggior senso dello Stato. Solidarietà a tutti i sindaci e le famiglie colpite dalla nuova scossa di terremoto che ci preoccupa notevolmente, Roma è pronta ad intervenire ed inviare tutti i soccorsi possibili". Sfilata sì ma con sobrietà è invece la proposta di Flavia Perdina, deputata di Futuro e Libertà: "Spero davvero, anche alla luce degli eventi del nuovo terremoto in Emilia Romagna e dei molti appelli che arrivano dai singoli cittadini sulla Rete, che la parata del 2 giugno abbia un carattere strettamente simbolico. Cancellarla sarebbe sbagliato, visto che si tratta anche di un omaggio alle nostre Forze Armate impegnate su scacchieri difficilissimi, ma è doveroso uno sforzo di sobrietà e di semplicità che unisca il Paese nelle celebrazioni della nascita della nostra Repubblica, anziché dividerlo inutilmente sui costi della sfilata dei Fori Imperiali".

SOCIAL NETWORK - Proposta di sospendere la parata del 2 giugno che impazza sui social network dove sono nate pagine fans che chiedono esplicitamente di destinare i soldi alle vittime del sisma dell'Emilia Romagna: "Chiediamo al Presidente della Repubblica di annullare la parata militare a Roma. Chiediamo al Papa di annullare il viaggio a Milano - è il grido che si leva da Facebook -. Chiediamo di convogliare tutti quei soldi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Basta buttare via i nostri soldi per cose inutili, rimetteteli davvero a disposizione del Paese e dei suoi cittadini". Richieste che indicano la mail della Presidenza della Repubblica alla quale inviare la richiesta: "Presidente Napolitano - si legge in un'altro post del sociale network -, le chiediamo con tutto il rispetto di dare l’esempio: apra porte e finestre alla solidarietà; trasformi il 2 giugno da festa della Repubblica militare a festa della Repubblica solidale. Annulli  la parata, che l’anno scorso era costata 4,4 milioni di euro e che secondo il ministero della Difesa quest’anno costerà quasi 3 milioni di euro. Questi soldi siano investiti in opere di solidarietà con la popolazione stremata dal terremoto e quei contingenti chiamati a sfilare vengano utilizzati nelle zone bisognose di aiuti". Richiesta che non trova tutti d'accordo con altri utenti che rispondono: "Allora non partecipate, andate a scuola e al lavoro ma non dite stupidaggini". Un coro che si leva anche da Twitter dove si legge: "Militari non in parata ma in Emilia a lavorare tra le macerie. Lo preferiscono anche loro. #no2giugno".
 

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