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Politica

Smart working: un bonus ai dipendenti di 'Roma Servizi per la mobilità'

L’accordo è stato raggiunto tra Usb e Roma Servizi per la Mobilità, società partecipata al 100% dal Comune di Roma

I lavoratori di Roma Servizi per la mobilità in smartworking riceveranno ‘una tantum’ per il 2020. L’accordo è stato raggiunto lo scorso 13 novembre tra il sindacato USB e la società partecipata al 100% dal Comune di Roma. Il commento del sindacato: “Questo sia esempio per tutte le società che utilizzano in maniera massiccia lo smart working”.

Nell'accordo si è definito di distribuire a tutti i dipendenti un ‘una tantum’ per il 2020, derivante dai minori costi che l'azienda ha sostenuto con la messa in smart working del personale, come da DPCM vigenti. Una richiesta che USB sta avanzando in tutte le aziende dove l'uso dello smart working condiziona i lavoratori, “ingenerando un aggravio delle spese da sostenere per le utenze domestiche e le strumentazioni oltre che, in molti casi, un maggior impegno orario giornaliero” hanno spiegato da USB.

Per il sindacato questo accordo deve essere raggiunto in tutte le aziende che hanno impegnato i dipendenti nello smartworking “senza rimborsare un euro, arrivando in taluni casi anche a negare il buono pasto in una fase generale di difficoltà economica indotta dalla crisi Covid”. Infine l’impegno: “USB continuerà a dare battaglia nelle aziende che pensano di poter guadagnare sulla pelle dei lavoratori, anche in un periodo tanto drammatico come quello attuale” hanno spiegato dall'Unione Sindacale di Base - Trasporti Roma e Lazio.

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