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Domenica, 10 Dicembre 2023
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Smart working, proroga per i dipendenti capitolini. Attesa per i contratti individuali

La stipula degli accordi singoli procede a rilento così l'Assemblea Capitolina vota per la proroga del lavoro agile in attesa delle sottoscrizioni previste dal POLA

Sì alla proroga del lavoro agile per tutte le strutture capitoline, nelle more e fino alla stipula dei contratti individuali: ossia gli accordi tra lavoratore e dirigente che devono disciplinare lo smartworking per ciascun dipendente del Comune. L’assemblea capitolina ha approvato la mozione presentata da Italia Viva, sottoscritta anche da Azione e Partito Democratico, che prolunga il lavoro da remoto anche per coloro che ancora non hanno sottoscritto il contratto individuale previsto dal nuovo piano organizzativo del lavoro agile (POLA). Operazione che negli uffici di Roma Capitale procede a rilento. 

I dipendenti capitolini restano in smartworking

“Una mozione che mira a rafforzare il ricorso al lavoro agile per tutti i dipendenti di Roma Capitale che svolgono attività compatibili con lo smart working. Il lavoro agile - hanno commentato la capogruppo del Partito Democratico Valeria Baglio, il presidente della commissione Roma Capitale Riccardo Corbucci e la presidente della commissione Capitolina Scuola Carla Fermariello - non solo rappresenta uno strumento importante per l'evoluzione della macchina amministrativa verso un modello organizzativo basato sulla responsabilità e sul raggiungimento degli obiettivi, ma è anche un elemento cruciale per uno sviluppo urbano sostenibile e basato sul concetto di prossimità, in linea con l'idea di città dei 15 minuti che è l'orizzonte verso il quale stiamo lavorando"

Il Piano Organizzativo del Lavoro Agile (POLA), approvato dal Campidoglio prevede per i lavoratori del comune un giorno a settimana di smartworking, incrementabile in base alle esigenze di servizio. 

La protesta sullo smartworking di Roma Capitale

Piano che ha trovato il favore dei sindacati confederali, ma non quello dei sindacati di base che sul tema hanno lanciato una petizione per chiedere l'immediata riforma del piano organizzativo del lavoro a distanza. Minimo due le giornate settimanali di smartworking che i sindacati di base reclamano per i dipendenti capitolini, anch’esse da incrementare sulla base delle esigenze di vita e di lavoro, con un nuovo piano che dovrà favorire le categorie di lavoratori con particolari necessità personali e familiari. 
 
 
 

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