Roma Metropolitane: il sindaco Marino firma ordinanza per revoca del Cda
La municipalizzata, fanno sapere dal Campidoglio, "ha disatteso gli atti di indirizzo dell'attuale amministrazione capitolina relativi alle materie di competenza della società"
Che i rapporti non fossero distesi si sapeva. E con oggi il matrimonio tra Roma Metropolitane e Campidoglio può dirsi ufficialmente sciolto. Il sindaco Marino ha firmato l’ordinanza di revoca degli amministratori della municipalizzata, società partecipata integralmente dal Comune.
LE RAGIONI DELLA REVOCA - Alla base della decisione, comunicano da Palazzo Senatorio, "c’è un lungo percorso di accertamenti che ha portato a verificare come l’azione amministrativa del Consiglio di Amministrazione di Roma Metropolitane abbia disatteso gli atti di indirizzo dell’attuale amministrazione capitolina relativi alle materie di competenza della società". Parliamo, ovviamente, della metro C.
TUTTA COLPA DELLA METRO C - "L’amministrazione capitolina - si legge nel comunicato stampa diffuso dal Comune - ha rilevato nell’operato di Roma Metropolitane Srl un livello di criticità tale da far dubitare dell’affidabilità dell’attuale gestione aziendale, in particolar modo rispetto alle scadenze dei tempi di realizzazione della linea C della metropolitana, del cui rispetto l’attuale compagine manageriale era ben consapevole da tempo e che ha dimostrato di non saper gestire in maniera adeguata, rischiando di compromettere la realizzazione dell’opera".
Di un paio di settimane fa l'ultimo dissidio tra le parti, quando sul tavolo del sindaco sono finiti due decreti ingiuntivi con i quali la municipalizzata chiedeva al Comune il pagamento delle spese di mantenimento della società. Tensioni che già la scorsa estate hanno riempito le pagine di cronaca politica locale, con il Consorzio metro C che lamentava il mancato pagamento di 230 milioni di euro da parte di Campidoglio e Roma Metropolitane.
