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Campidoglio, la promessa di Marino ai minisindaci: "Nel 2014 decentramento amministrativo"

Nel corso della riunione di maggioranza di sabato i quindici presidenti di municipio hanno presentato una lettera al sindaco Marino chiedendo "un cambiamento di rotta"

Il maltempo è stata solo l'ultima prova che li ha messi in ginocchio. Per i Municipi di Roma Capitale però il 2014 potrebbe essere l'anno giusto per quella “inversione di rotta” a lungo invocata dagli amministratori locali. Nell'agenda di lavoro per l'anno appena iniziato, tra la manutenzione stradale, la riqualificazione urbana e il turismo, congressuale o culturale che sia, posto all'ordine del giorno della riunione di maggioranza di sabato c'era anche lui, il “decentramento amministrativo”.

Con una lettera sottoscritta da tutti i presidenti di Municipio, i quindici minisindaci della Capitale hanno scritto al sindaco chiedendo più autonomia e, soprattutto, risorse da amministrare per poter esercitare le funzioni preposte. Nel mirino, la prossima approvazione del bilancio capitolino con cui i minisindaci sperano di raggiungere le condizioni per “rafforzare il proprio ruolo di governo" e rispondere alle richieste dei cittadini. E le immagini dell'alluvione e delle strade disastrate hanno reso ancora più urgente tale richiesta.

Il primo cittadino ha risposto promettendo che “quest'anno procederemo al decentramento amministrativo” ha annunciato. Ai Municipi verranno redistribuite nuove funzioni. A loro andranno i contributi straordinari degli interventi urbanistici così come gli oneri di Programmi Integrati, particolari progetti urbanistici che uniscono interventi privati a  pubblici volti a riqualificare alcune zone della città.

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