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Marino e il modello made in 'Usa', per il 'parco archeologico' arriva Coca Cola

A Davos per un forum con altri sindaci, il primo cittadino ha incontrato il ceo della multinazionale di Altanta. L'idea: una fondazione per raccogliere fondi per il patrimonio archeologico romano

Fondi privati per 'valorizzare' il patrimonio archeologico di Roma. Il sindaco Marino attinge ancora dal modello made in Usa e riprende il discorso, sollevato più volte negli ultimi mesi, di impiegare i finanziamenti privati per i Beni Culturali capitolini. Il sindaco Marino, a Davos (Svizzera) per un forum sui sindaci nell'ambito del World Economic Forum, ha incontrato il ceo di Coca Cola, Muhtar Kent, insieme all'ad della compagnia di consulenza americana McKinsey, per parlare dell'eventualità di aprire una fondazione di 'fund raising' a livello planetario attraverso cui ricconi di tutto il pianeta possano investire nell'archeologia della Capitale.

“Il patrimonio archeologico non è solo dei romani, ma di tutto il genere umano” la tesi su cui si basa l'idea del primo cittadino. Se l'ex sindaco Alemanno si era affidato a imprenditori nostrani come Della Valle per il Colosseo, non è la prima volta che il chirurgo ha mostrato oltre oceano le meraviglie della Città Eterna. A dicembre Marino si era incontrato con il miliardario ultra-conservatore finanziatore del 'Tea Party'  David Koch del “più grande parco archeologico del pianeta”.

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