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Rifiuti, il TMB di Guidonia apre all’insaputa del Comune: “Noi, ignorati da Roma Capitale”

Sindaco Lombardo: "Faremo tutto quanto in nostro potere per salvaguardare la salute e l’ambiente in questo territorio"

Roma Capitale non ha informato il comune di Guidonia-Montecelio della prossima apertura del TMB dell’Inviolata. Il sindaco della città dell’aria, contrario alla messa in funzione dell’impianto, ha dichiarato di aver appreso la notizia dalla pagine dei giornali. E nel farlo, ha puntato l’indice contro il Campidoglio, reo di aver deliberatamente ignorato il terzo comune più popoloso del Lazio.

“Nonostante i molteplici tentativi finora portati avanti dalla nostra amministrazione con la città metropolitana, Roma Capitale e prefettura, solo dalla stampa abbiamo appreso della presunta, imminente, entrata in funzione dell’impianto dell’Inviolata per la fase di collaudo – ha dichiarato Marcello Lombardo, il primo cittadino di Guidonia – Le ultime notizie indicano nel 9 gennaio il possibile giorno di avvio del TMB”.

L'ordinanza firmata da Gualtieri

Già lo scorso luglio Roberto Gualtieri, nei panni del commissario straordinario dei rifiuti, aveva firmato l’ordinanza propedeutica al collaudo del TMB. Una decisione che serviva, allora come oggi, a sopperire al deficit impiantistico della Capitale. Una carenza che viene pagata a caro costo dai romani, in termini di tasse e di igiene pubblica, visto che molte strade della città continuano ad essere invase dall’immondizia.

“La notizia è pessima per la nostra città. Dispiace pure dovere registrare, per l'ennesima volta, la totale mancanza di rispetto per la sensibilità della nostra comunità, totalmente esclusa da questo procedimento” ha commentato il sindaco Lombardo che, contro l’ordinanza estiva di Gualtieri, aveva annunciato un ricorso al TAR. L’amministrazione, al di là del pronunciamento del Tribunale, resta comunque “fermamente e convintamente contraria” nei confronti del provvedimento.

La protesta del sindaco di Guidonia

Guidonia, ha ricordato il suo sindaco, è uno “dei comuni più virtuosi d’Italia” nella gestione della propria immondizia, visto che nel 2021, la quota di differenziata è stata pari al 68,8% degli scarti prodotti. “Questo impegno dei cittadini non può essere mortificato da decisioni che scaricano inadempienze e carenze altrui su un territorio e una comunità che sul fronte dei rifiuti ha dato molto negli anni passati” ha commentato il sindaco Lombardo. Peraltro  “senza consultarci preventivamente” ha aggiunto il primo cittadino di Guidonia e senza mostrare “nemmeno un minimo di rispetto istituzionale, informando il nostro comune di quanto sta per avvenire”.

Dossier - Guidonia: la strada proibita dei rifiuti di Roma

Guidonia, già sede di una delle discariche più grandi del Lazio, ospita anche un impianto di trattamento meccanico biologico praticamente intonso. Situato al centro di un parco archeologico il sito, di proprietà della famiglia Cerroni, è stato completato nel 2014 ma, complice il sequestro maturato della vicina discarica, non è mai entrato in funzione. Negli ultimi anni il ricorso al suo utilizzo, ostacolato anche dai tanti rifiuti accumulatisi lungo la strada che dovrebbe essere percorsa dai Tir, era stato paventato anche dalla sindaca Raggi. Un annuncio che, all’epoca, aveva finito per attivare le proteste dei cittadini e dell’amministrazione locale, all’epoca a trazione pentastellata. Oggi, nonostante sia cambiato il colore di chi guida le due città, i rapporti restano ugualmente difficili.

Dossier - Perché a Roma l'emergenza rifiuti non finisce mai

“Faremo tutto quanto in nostro potere per salvaguardare la salute e l’ambiente in questo territorio, pure dopo questa scriteriata e preannunciata apertura” ha concluso Lombardo. La sensazione è che, però, con il ponte dell’Epifania alle porte e le strade di Roma ancora invase di rifiuti, non siano rimasti molti giorni all’avvio di una soluzione che, dopo l’incendio al Tmb di Malagrotta, chi siede in Campidoglio considera quasi scontata.
 

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