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Dalle Fosse Ardeatine al Tempio Maggiore: il primo giorno di Gualtieri è all’insegna della Memoria

Il sindaco in occasione del suo insediamento ha fatto visita ai luoghi simbolo della Capitale

L'altare della Patria, Porta San Paolo, il Mausoleo delle Fosse Ardeatine ed il Tempio Maggiore. La prima giornata con la fascia tricolore è stata spesa, dal neosindaco, per visitare una serie di luoghi simbolo della Capitale.

Il futuro si costruisce sulla Memoria

“È un grandissimo onore e una grandissima responsabilità", ha commentato il neosindaco, fermatosi a piazza Venezia per rispondere ai cronisti davanti al Monumento dedicato al Milite Ignoto. E sulla decisione di cominciare il proprio mandato con la deposizione di quattro corone, ha spiegato che è stato “un giusto omaggio ai Caduti della Resistenza, della Shoah e delle guerre. È molto importante perché – ha sottolineato Gualtieri  – il futuro si costruisce sempre con la memoria”.

La Roma di Porta San Paolo e delle Fosse Ardeatine

Dopo piazza Venezia il primo cittadino si è recato nel territorio del Municipio VIII dove ha proseguito, nelle successive due tappe, insieme al minisindaco Amedeo Ciaccheri ed Francesco Albertelli, il presidente dell' Associazione nazionale famiglie italiane martiri caduti per la libertà della Patria. “Luigi Petroselli nel suo primo discorso, all'atto della sua elezione, esordì affermando che 'questa è la capitale di Porta San Paolo e delle Ardeatine – ha ricordato Ciaccheri a margine dell'appuntamento con il neosindaco –  Con queste parole nel cuore, è stato un onore accompagnare oggi il Sindaco Roberto Gualtieri a omaggiare come primo atto della sua Consigliatura questi due luoghi simbolici che nel nostro territorio parlano dell'identità antifascista e democratica della nostra città”.

La visita al Tempio Maggiore

Dopo aver deposto la corona a Porta San Paolo, davanti la lapide che ricorda i civili ed i militari caduti  tra l’8 ed il 10 settembre del 1943 per difendere Roma, il Sindaco ha visitato il mausoleo delle Fosse Ardeatine e poi si è diretto al lungotevere de' Cenci. Lì, al Tempio Maggiore, il sindaco è   stato accolto dal presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello e dal rabbino capo Riccardo Di Segni con cui ha deposto una corona in ricordo della deportazione del 16 ottobre 1943. Una visita che è stata accolta "con grande emozione" dal presidente della Comunità ebraica che ha aggiunto di confidare “in una collaborazione continua e costante” con il Campidoglio.

Il primo giorno di Roberto Gualtieri: deposizione delle corone nei luoghi della memoria/Foto DIRE

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