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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica Santa Palomba

Il sindaco Gualtieri accelera sul termovalorizzatore di Santa Palomba

Firmate due ordinanze e convocata una conferenza stampa: "Giornata storica, finisce la stagione delle discariche"

Il termovalorizzatore rischia di spaccare l’alleanza di centrosinistra alle prossime elezioni regionali. Ed il sindaco gioca d’anticipo, convocando una conferenza stampa.

L’appuntamento del 1 dicembre nella sala del Campidoglio, è servito per dire due cose: che le osservazioni della Valutazione ambientale strategica (VAS) sono state recepite e quindi si può chiudere il piano rifiuti annunciato lo scorso agosto. Ma soprattutto, ed è questa la notizia più attesa, che il comune è pronto a pubblicare la manifestazione d’interesse per realizzare il termovalorizzatore. Un impianto che rischiava di diventare una grana, in vista delle elezioni. E che, proprio per questo, è stato messo al riparo da possibili richieste che sarebbero potute arrivare dagli alleati .

Cosa prevede la prima ordinanza

Nella sala delle bandiere del Campidoglio, Gualtieri ha vestito i panni del commissario nazionale ed ha annunciato, la firma di due ordinanze. La prima, ha spiegato il sindaco, è quella con cui si prende atto della procedura di Vas “che ha comportato oltre 600 osservazioni” ha spiegato il sindaco e che “hanno contribuito a migliorare il Piano”. Verrà pertanto istituito un osservatorio in cui confluiscono rappresentanti istituzionali ed esperti in protezione ambientale. L’osservatorio del piano, che prevede quindi l’attivazione di un comitato scientifico, farà da supporto all’azione del commissario Gualtieri. Con il recepimento delle osservazioni, si chiude quindi ufficialmente il “Piano rifiuti” che, oltre al termovalorizzatore, prevede anche l’apertura di nuovi centri raccolta a la realizzazione di  due impianti di selezione delle frazioni secche e di altri 2 impianti per la digestione anaerobica della frazione organica.

La seconda ordinanza 

L’altra ordinanza è quella che dà il via alle procedure per il termovalorizzatore. “Stabilisce – ha spiegato Gualtieri – l’apertura della manifestazione d’interesse, impone il vincolo di destinazione in un'area di 10 ettari nella zona industriale di Santa Palomba”. Area che è stata scelta, ha spiegato il primo cittadino, “nel rispetto di quanto previsto dal piano nazionale che indica di farli all’interno di zone industriali”. “Se non si fosse fatto questo impianto, oggi staremmo a parlare di dove localizzare una discarica di un milione di tonnellate di rifiuti” mentre, è stato ribadito, con il piano, “si chiude la stagione delle discariche”.

La realizzazione del termovalorizzatore, la cui ultimazione è prevista per il 2026, prevede una concessione ventennale e la contestuale edificazione di una serie di impianti, sempre nel distretto industriale di Santa Palomba, per il trattamento delle ceneri e la cattura delle emissioni di anidride carbonica. E non sarà necessario realizzare delle discariche di servizio. Il termovalorizzatore da costruire, è stato confermato, dovrà essere in grado di raccogliere 600mila tonnellate di rifiuti all’anno. Sul piano della logistica, invece, l’intenzione dell’amministrazione è quella di sfruttare la stazione ferroviaria di Santa Palomba. Con la seconda ordinanza si è pertanto dato avvio alla pubblicazione d’una manifestazione d’interesse, i cui partecipanti hanno 90 giorni di tempo per presentare la propria proposta che sarà valutata soprattutto in base alle caratteristiche tecniche. Al vincitore del futuro bando, poi, andrà l'onere di smaltire le 10mila tonnellate di scarti che non sarà posisbile recuperare e finiranno "in discariche per inerti ma non a Roma" ha ribadito Gualtieri. 

L'area di Santa Palomba-2

Una giornata storica

Il primo dicembre quindi, per stessa ammissione di Gualtieri, rappresenta una “giornata storica”. Perché segna “la fine della stagione delle discariche”. E perché sottrae la realizzazione del termovalorizzatore all’agone politico. Con buona pace di chi, in previsione delle prossime elezioni regionali, stava chiedendo di sottoporlo ad un referendum consultivo. L’accelerazione quindi c’è stata. Non dal punto di vista del cronoprogramma che era stato annunciato ad agosto (ampiamente disatteso). Ma rispetto agli sviluppi politici successivi. Ed all’idea che, per provare a battere il centrodestra, occorra ascoltare anche quegli alleati che non vogliono l’ “inceneritore”.  E’ una lettura da cui, però, il sindaco prende le distanze.

A chi in conferenza stampa gli ha fatto notare che realizzazione di un termovalorizzatore, rappresenta un tema divisivo in un potenziale “campo largo” Gualtieri ha risposto ricordando di vestire “i panni di un commissario nazionale, non di un sindaco. E la scelta del governo di nominare un commissario ha come effetto che non debbano essere una giunta o un consiglio regionale, presente o futuro, a dover prendere le decisioni”. E quindi neppure a contrapporsi per una decisione che è già stata assunta. Con tanto di cronoprogramma dei lavori che, verosimilmente, si concluderanno nel 2026, dopo il Giubileo.

Cronoprogramma Termovalorizzatore-2

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