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Raggi, Di Maio difende la Sindaca indagata: "Avviso di garanzia è atto dovuto"

Intervistato da La Repubblica ,Luigi Di Maio difende la Sindaca di Roma e sulle possibili dimissioni chiarisce: "Nel nostro codice etico previste in caso di condanna"

Il M5s blinda la Raggi. Almeno per ora, in attesa di conoscere a quale approdo porterà l’avviso di garanzia ricevuto dalla prima cittadina della Capitale. Intervistato da Annalisa Cuzzocrea, Luigi Di Maio ha risposto alle domande sul futuro del Sindaco di Roma. Raggi infatti è attualmente indagata nell’ambito della nomina del fratello dell’ex capo di Gabinetto, Renato Marra, a capo del dipartimento Turismo. 

GARANTISMO A 5 STELLE - L’idea che un politico indagato debba sempre dimettersi, è stata oggetto di una sorta di revisione. O di un approfondimento, a seconda dei punti di vista. “Oltre alle decisioni dei giudici, ci sono i principi morali, etici e di opportunità politica di cui bisogna tenere conto di volta” spiega Di Maio alla giornalista de La Repubblica. “Un politico accusato di fatti gravi, come la corruzione, davanti a elementi sostanziali deve fare un passo indietro anche con un semplice avviso di garanzia e molto prima che arrivi una sentenza. Questo vale per gli altri partiti come per noi. Ma un avviso di garanzia per un atto dovuto è una cosa diversa”.

IN ATTESA - Dunque, niente ingerenze della politica nazionale su quella locale. Almeno per ora. Perché, ricorda Di Maio, “abbiamo sempre detto: la giustizia faccia il suo corso”. Dipenderà dunque dagli sviluppi futuri dell’inchiesta che ha portato a recapitare a Raggi un avviso di garanzia per falso e abuso d’ufficio. Non è chiaro se saranno invece chieste le dimissioni in caso di un rinvio a giudizio. La diretta interessata, in settimana, le aveva escluse. “Mie dimissioni in caso di rinvio a giudizio? Stiamo parlando in questo momento di una cosa che non è attuale. E comunque – aveva aggiunto la Sindaca - direi di no”. In quale caso dunque la prima cittadina dovrebbe farsi da parte? “Il nostro codice etico – conclude Di Maio nella parte d’intervista dedicata alla Sindaca – vale per tutti gli eletti e prevede le dimissioni in caso di condanna in primo grado”. 

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