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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Su discarica il M5s vota contro Raggi, poi nega la crisi: "Fiducia nella sindaca". Ma sui social volano gli stracci

Dall'entourage della sindaca si tenta di contenere gli argini della crisi. Sui social network duro scambio fra Terranova e Ficcardi: "Chiederò dimissioni del presidente e vice dalla commissione Ambiente"

"Il M5s in Campidoglio è al fianco della sindaca. Come sempre". E ancora "piena fiducia a Virginia Raggi". A tre ore dal voto che ha spaccato i grillini in Aula, facendo andare sotto la maggioranza sulla questione discarica, ecco spuntare sui social, all'unisono, dichiarazioni che mirano a contenere gli argini della crisi. Nessuna sfiducia a Raggi da parte dei suoi consiglieri, nonostante il voto di 12 pentastellati schierati a fianco delle opposizioni contro la delibera firmata dalla giunta per la realizzazione di una discarica a due chilometri da Malagrotta. La colpa sarebbe dei giornali e di ricostruzioni errate. 

"Sto leggendo notizie e titoli di giornale che non corrispondono alla realtà" scrive il capogruppo Giuliano Pacetti, che al voto alle due mozioni che chiedevano alla sindaca di ritirare la delibera non si è palesato. "Ero a presentare degli emendamenti a un altro atto" spiega a RomaToday, sminuendo in ogni modo l'accaduto. "Non c'è nessuna sfiducia, la maggioranza è compatta". Poi, sulla scelta del sito in Valle Galeria scarica la grana su Zingaretti: "Sarà la regione Lazio ad autorizzare il sito in Conferenza dei Servizi alla luce dei pareri emersi nel frattempo. Noi lo abbiamo indicato e abbiamo indicato che vengano avviate istruttorie. Basta saper leggere la delibera". E ancora: "C'erano 11 siti tra cui scegliere e Monte Carnevale è stato indicato come possibile sulla base di pareri tecnici e valutazioni fatte". 

Anche dallo staff di Raggi si cerca di placare gli animi: "C'è piena fiducia nella sindaca". Così sarebbe emerso, assicurano, durante una riunione di maggioranza post voto. "Non si è parlato della discarica" ha precisato una consigliera. Ma in quella sede sono arrivati precisi ordini di scuderia: restare compatti. Da qui meme e post su Facebook anche da chi ha votato espressamente per il ritiro della delibera su Monte Carnevale. Eleonora Guadagno: "Vorrei chiarire che non c'è nessuna sfiducia, la maggioranza compatta rispetta il dibattito democratico e condivide le decisioni prese in aula". Idem da Angelo Sturni: "Questa consiliatura andrà avanti fino al 2021. Mettetevi l'anima in pace. Nessuna sfiducia nei confronti della Giunta capitolina". 

Tutto apposto quindi? Insomma. Negare la crisi è difficile. C'è stato un voto contrario di 12 consiglieri M5s a una decisione, fondamentale per la città, presa e rivendicata dalla sindaca M5s. Più tre astenuti. E 10 assenti. La crisi è conclamata e parlare di "maggioranza compatta" è quanto meno ardito. Basta guardare i social network per captare un clima mai così teso. Andrea Severini, marito della sindaca Raggi, pubblica i nomi dei votanti, contrari, a favore, astenuti e non pervenuti, con intento chiaramente provocatorio. Tra i commenti sotto spunta quello di Simona Ficcardi, tra i più agguerriti contro la scelta di Monte Carnevale. "Io ho votato con destra e sinistra, la giunta ha votato contro il programma"

Avvelenata la risposta di Marco Terranova, presidente della commissione Bilancio: "Non si vota contro una decisione presa dalla Sindaca specialmente se in tutte le occasioni in cui si è discusso del problema la commissione ambiente ha pensato bene di non partecipare agli incontri nella quasi totalità dei membri compresi presidente e vice di cui chiederò le dimissioni". Ovvero Daniele Diaco e la stessa Ficcardi. Che alza ulteriormente i toni: "Questo commento è proprio scorretto. Sei consapevole e testimone di tutte le mie ripetute richieste di condivisione delle scelte sulla gestione dei rifiuti in tutto l'anno in cui siamo stati senza assessore e sai benissimo come stanno le cose, come sai bene che gli atti di giunta dovrebbero passare prima al voto della maggioranza per nostri accordi interni e questo non è avvenuto". Lo scambio continua e nessuno ci va per il sottile. Interviene anche il consigliere regionale M5s Marco Cacciatore, contro Severini, la minisindaca del quarto municipio Roberta Della Casa, contro Ficcardi, e spuntano like per Ficcardi da Guadagno. Fino all'ultima stoccata. E alla faccia della compattezza. 

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