Roma vuole dedicare una via a Simonetta Cesaroni
Brutalmente assassinata, ancora non si è fatto luce sull'accaduto. Stampete (PD): “Dopo 30 anni è una ferita ancora aperta”
Una strada o una piazza in ricordo di Simonetta Cesaroni. E’ questa la richiesta su cui maggioranza ed opposizione hanno convenuto.
La proposta d'intitolazione
La targa, dedicata alla giovane brutalmente assassinata nell'estate del 1990 all’età di vent’anni, dovrebbe essere apposta nel quartiere di Prati o in quello di Cinecittà. Vale a dire nella zona in cui l’efferato delitto è stato commesso o, viceversa, nel quartiere dove era cresciuta e viveva insieme alla sua famiglia.
Considerato uno dei primi femminicidi ad aver avuto un grande impatto mediatico, sull’omicidio di via Poma è stata recentemente proposta anche l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta. “Il caso non si mai chiuso né da un punto di vista giudiziario né, soprattutto, nella memoria delle persone” ha ricordato Antonio Stampete, il primo firmatario della proposta d’intitolazione. L’iniziativa, sottoscritta da tutti i capogruppo della maggioranza, è stata poi votata in aula anche dai rappresentanti degli altri gruppi consigliari.
Una ferita aperta
A distanza di oltre 30 anni “la vicenda di Simonetta Cesaroni resta una ferita aperta – ha spiegato Stampete, raggiunto telefonicamente – basta consultare i canali social per trovare elementi ed interrogativi che si aggiungono ogni giorno. Sono la dimostrazione del fatto che i romani si stanno chiedendo sia fatta giustizia”.
Un compito che non spetta all’amministrazione cittadina che, tuttavia, può contribuire a mantenere i riflettori accesi sulla vicenda. Ad esempio chiedendo al sindaco d’interessarsi per farle intitolare una strada che poi, ha sottolineato Stampete, “verrà individuata insieme alla famiglia”.