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Venerdì, 19 Aprile 2024
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M5s, la guerra interna si consuma sui social. Lo sfogo della grillina: "Io delusa dal M5s e insultata da chi pensavo amico"

Simona Ficcardi si difende su Facebook e risponde a chi le chiede se sia pronta a lasciare il M5s come fatto dal compagno, consigliere regionale, Marco Cacciatore

La faida interna al M5s continua e come sempre si consuma a colpi di post in rete, like e commenti al veleno. Stavolta a creare tensioni è un lungo post di Simona Ficcardi, consigliera grillina tra i ribelli "anti Raggi". Un lungo sfogo, specchio di fratture interne e liti eterne che ormai da tempo sfaldano i grillini romani. 

Si dice "delusa dal Movimento" Ficcardi, ma fa sapere che resta al suo posto, in risposta ai tanti che in queste ore le hanno chiesto se fosse pronta, anche lei, a lasciare. "Anche" perché il suo compagno Marco Cacciatore, eletto in regione, ha detto addio da poco ai Cinque Stelle, in aperta polemica contro la scelta del Comune di Roma di realizzare una discarica di servizio nella Valle Galeria, a pochi chilometri da quella che fu Malagrotta. 

Una decisione che non necessariamente, spiega Ficcardi, deve coinvolgerla perché presa dall'uomo con cui da tempo ha un legame sentimentale. Nessun effetto domino. "Per quale motivo una donna dovrebbe, conseguentemente alle scelte del proprio compagno, procedere allo stesso modo?" scrive in un lungo post sui social network. Confessa anzi di non essere d'accordo con la decisione presa dal fidanzato, ma di comprenderne pienamente le ragioni (specie per la questione discarica), perché sono le stesse che oggi la pongono tra i più critici all'interno del M5s romano. 

E infatti, togliendosi più di un sassolino dalla scarpa, parla di "organizzazione piramidale, programmi traditi, fratture interne, espulsioni ingiustificate, sospensioni antidemocratiche, scelte dettate dall'alto". Di delusione generale per il cambio in corsa che avrebbe portato il Movimento lontano dagli ideali che lo hanno visto nascere. Lei però rimane in Consiglio comunale. "Ritengo che le mie dimissioni possano risolvere ben poco - spiega - e continuerò a fare ogni sforzo possibile affinché il movimento smetta di deludere cittadini ed iscritti". 

Un lungo sfogo quello di Ficcardi che non risparmia frecciate agli ormai ex amici interni al Movimento. Il gruppo che difende a spada tratta l'operato della sindaca. "'M5parenti', 'parenti serpenti' sono affermazioni degne di chi le scrive e di chi le pensa" scrive riferendosi a chi ha alluso a presunti vantaggi politici 'di coppia' per Ficcardi e Cacciatore. Espressione usata tra gli altri anche da Andrea Severini, marito di Virginia Raggi, sempre sui social, condividendo la notizia dell'addio del consigliere. 

Insomma, la guerra interna continua e i social network fanno da pubblico megafono. Non a caso tra i "mi piace" a Ficcardi troviamo quello di Monica Lozzi, presidente del VII municipio, voce trainante del dissenso interno, sempre applaudita dallo stesso Cacciatore specie nelle critiche alla mancanza totale di democrazia nel Movimento. E tra i commenti spunta anche quello della consigliera regionale Francesca De Vito, sorella di Marcello De Vito, presidente del Consiglio comunale. Ficcardi, senza nominare nessuno, parlava di "meccanismi parentali non degni del M5s" e di "fratello e sorella eletti di cui la stampa, senza smentite, ha segnalato riferimenti elettorali poco trasparenti e raccomandabili". 

Da qui il commento di De Vito: "La mia richiesta di smentita non è stata pubblicata, ci sono PEC e prove in merito. Al momento opportuno saranno anche chiamati a risponderne, non ti unire alla lista, resta sul pezzo". E la contro risposta: "Excusatio non petita, accusatio manifesta". 
 

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