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Allarme sicurezza: "Servono più agenti". E ora arrivano le manifestazioni

Alemanno: "A Maroni chiedo più forze dell'ordine, controllo sulla criminalità organizzata e lotta al bullismo". Mantovani: "Prima si faceva a cazzotti ora si usa il revolver"

A seguito dell'ultimo dei diversi omicidi avvenuti dall'inizio del 2011 in città, si è tenuta in Prefettura la riunione del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico. Il definitivo “pretesto” è stato proprio l'omicidio del giovane Edoardo Sforna, avvenuto una settimana fa a Morena.

Presenti all'incontro il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano, il sindaco Gianni Alemanno, il prefetto Giuseppe Pecoraro, il capo della procura di Roma Giovanni Ferrara, il questore Francesco Tagliente, il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Maurizio Mezzavilla, il comandante provinciale della guardia di Finanza generale Ignazio Gibilaro, il comandante della polizia di Roma Capitale Angelo Giuliani e il generale Mario Mori consulente per la sicurezza del sindaco di Roma, nonché rappresentanti della Provincia di Roma e della Regione Lazio; tra questi era assente Roberto Maroni.

ALEMANNO – Il sindaco, dopo la riunione, ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui sintetizza le sue richieste al Ministro degli Interni e quali siano le problematiche maggiori, ma da subito sdrammatizza: "Come sindaco della capitale chiedo un'attenzione in più per Roma perché, se è vero che non c'è un picco di violenza e che non siamo fuori dalle medie, per la Capitale è necessario un impegno in più”.
Quindi passa alle richieste, tre sostanzialmente che riguardano: aumento delle forze dell'ordine,  maggiore controllo sulle infiltrazioni della criminalità organizzata e una strategia mirata alla lotta al bullismo e alle bande giovanili.

Spiega Alemanno: “Al ministro Maroni chiederò tre cose - ha spiegato Alemanno al termine della riunione -: vogliamo una disponibilità di organico più forte sulla capitale perché le forze dell'ordine esistenti devono essere usate anche per i cortei e per le scorte, un problema ancora non risolto. Poi, chiederò una grande prevenzione e monitoraggio sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nei settori economici: Roma è un mercato ricco e serve una forte capacità di sequestro dei beni della mafia molto più forte di prima. Infine - ha concluso - serve una strategia mirata contro le bande giovanili e il bullismo per evitare che i giovani vengano attratti da modelli comportamentali di violenza e il territorio venga conteso da diverse bande, magari anche per lo spaccio di droga". Sul fronte della sicurezza Alemanno ha ribadito l'importanza di una scadenza alle porte e cioé quella della stesura del III Patto per Roma sicura che sarà pronto "entro ottobre". Nel documento, come priorità, bisognerà "definire un controllo integrato del territorio e fare in modo che Roma sia il laboratorio delle risorse disponibili" in termini di organico delle forze dell'ordine. Infine, "bisogna - ha detto Alemanno - lavorare perché la crisi economica espone le strutture all'usura e, quindi, rafforzare le azioni anti-usura.”

MANTOVANO – Diverso il parere del sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano che, per quanto riguarda gli omicidi, non riscontra una situazione di allarme di per sé, ma invece registra "un incremento di una violenza cieca, che definire bullistica è riduttivo. Prima si risolveva un contrasto con una scazzottata, ora si usano i revolver o i coltelli". "Su 26 omicidi dall'inizio dell'anno, non più di due sono legati alla criminalità organizzata. La maggior parte sono fatti intrafamiliari o di follia personale". La media degli omicidi rispetto agli ultimi anni a Roma è in calo, ha sottolineato Mantovano, anche in rapporto con le altre città europee.

Dagli omicidi alle manifestazioni: infatti sembra questo uno degli aspetti che preoccupa di più il sottosegretario: “Siamo molto preoccupati per le manifestazioni che si svolgeranno nella capitale nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Il diritto a manifestare è nella costituzione, in cui però è specificato che va esercitato pacificamente. L'esperienza degli ultimi mesi è fonte di preoccupazione". Mantovano, ha sottolineato che i cortei nella capitale costringeranno a sottrarre tanti più uomini delle forze dell'ordine ad altre attività tanto più dovessero verificarsi episodi violenti. Il sottosegretario, facendo riferimento in particolare ai due cortei previsti il 6 settembre a Roma, giorno in cui la Cgil ha proclamato lo sciopero generale, ha aggiunto: "Facciamo un appello alle parti sociali perché evitino derive violente".

Quindi una notizia positiva: sono diminuite le rapine. “Tra gennaio e luglio del 2011, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, a Roma le rapine sono diminuite del 3,80% mentre i furti sono aumentati del 5,61%. Tuttavia, si tratta di dati inferiori all'incremento medio nazionale". Così Alfredo Mantovano, ha fatto il punto sull'andamento degli atti di microcriminalità che hanno colpito la capitale nel primo semestre dell'anno in corso. Oltre alla diminuzione delle rapine è da registrare un altro fatto positivo e cioè, ha spiegato Mantovano, che "è stato registrato un aumento del 17% degli autori di rapine scoperti dalle forze dell'ordine", ha detto Mantovano al termine della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza che si è tenuto nella sede della Prefettura di Roma.”
 

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