Sicurezza Cristoforo Colombo: in arrivo autovelox mobili
Oltre all'occhio elettronico in agenda la sistemazione dei tratti più pericolosi
Auvolex mobili e non solo. La morte dei Francesco Valdiserri, investito mentre camminava sull’ampio marciapiede che costeggia la laterale della Crisforo Colombo, ha contribuito a riportare l’attenzione sul tema della sicurezza stradale. Anche perché, il numero di sinistri mortali che ci sono verificati negli ultimi giorni, è particolarmente elevato.
Gli autovelox mobili
“Sulla viabilità primaria l’unica misura per contrastare l’alta velocità è l’autovelox: ne stiamo predisponendo diversi, con il presidio della Polizia Locale, sulla Colombo” ha spiegato l’assessore capitolino alla mobilità Eugenio Patanè “È un sistema che scoraggia l’alta velocità e consente di monitorare i punti in cui si raggiungono velocità fuori norma”. Ma non è l'unico strumento cui l'amministrazione intende avvelersi. Accanto all'ausilio dell'occhio elettronico ed alle sanzioni per chi supera i limiti di velocità, il Campidoglio ha deciso di avviare anche un'altra operazione, mettendo a lavoro i propri progettisti.
Black points
Ci sono strade, nella città, con tratti particolarmente pericolosi che vanno ripensati.“Uno dei primi temi di cui ci siamo occupati è stato quello della sicurezza stradale e dell’individuazione dei cosiddetti black point: Roma servizi per la mobilità ha analizzato 30mila incidenti avvenuti negli ultimi dieci anni, classificandoli in base ad alcuni parametri come costo sociale dell’incidente, numero di sinistri, gravità e flusso di traffico nella zona. Abbiamo individuato 175 black point e abbiamo stanziato 16 milioni di euro per i primi 30 interventi” ha chiarito l’assessore Patané.
Nel cosiddetto costo sociale di un incidente, rientrano i danni alle persone, i costi amministrativi per l’istruzione delle pratiche, i costi riportati alle infrastrutture ed i danni provocati ai mezzi interessati. Ad esempio nell’intersezione tra via Cristoforo Colombo e via canale della lingua, nel X municipi, in 10 anni si sono verificati 170 incidenti con 196 feriti. Lì, il costo sociale medio annuo, è stato stimato in 800mila euro.
Dove intervenire
Per migliorare la sicurezza in quel tratto della Colombo e per ora in altri 29 incroci, sono stati stanziati appunto sedici milioni di euro. Si tratta di un accordo quadro, organizzato in lotti. Il primo, in fase di progettazione, prevede quattro interventi (gli altri tre riguardano l’incrocio tra via Cardinal Pacca e via del Casal di san Pio V, nel municipio XIII; le 5 intersezioni che si trovano tra via Nomentana e via del Casale di San Basilio; l’incrocio tra la Nomentana e via Lazzaro Spallanzani, all’altezza di Villa Torlonia).
Il secondo lotto di interventi è invece interamente dedicato a 4 “black points” presenti sulla Cristoforo Colombo e si trovano all’incrocio del viale con “piazzale 25 marzo 1957”(Eur); ed ancora all’intersezione con via Pindaro all’Infernetto, con via Federici e via Padre Semeria alla Garbatella e con piazzale dell’Agricoltura, sempre all’Eur. Per questi quattro ambiti di intervento ancora non sono stati predisposti i progetti.
Strade scolastiche e isole ambientali
La strategia per garantire una migliore sicurezza stradale è però articolata. E quindi, oltre agli autovelox mobili ed alla riprogettazione dei “black points” si compone anche di altri provvedimento. “Un altro obiettivo che abbiamo in ottica Giubileo – ha spiegato Patané –è di realizzare delle Zone 30 in tutte le strade della viabilità secondaria” che si aggiungono a “69 isole ambientali ed oltre 100 strade scolastiche”.