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Sgombero via Costi, Raggi: "Per anni una minaccia per la salute"

La sindaca commenta il blitz della Polizia: "Oggi è stata ripristinata la legalità ed è stata disinnescata una minaccia di ampia portata"

La sindaca Virginia Raggi affida a facebook il commento allo sgombero avvenuto in via Raffaele Costi a Tor Cervara. "L'immobile occupato", spiega, "ha rappresentato per anni una autentica minaccia alla salute di tante persone, un pericolo enorme in termini di impatto ambientale e igienico-sanitario, una complessa emergenza sociale soprattutto per le persone più vulnerabili. E un problema sotto il profilo della sicurezza: alcuni occupanti hanno opposto resistenza al censimento e sono fuggiti negli ultimi giorni, lasciando evidenti tracce di attività di spaccio. Oggi si chiude, finalmente, questo triste capitolo".

Secondo Raggi "l'intervento odierno costituisce l'approdo naturale di un percorso che affonda le radici nell'estate del 2016: il dossier legato a Raffaele Costi fu uno dei primi che abbiamo affrontato sin dal nostro insediamento. Il lavoro per arrivare a questa soluzione è stato lungo e certosino. Tutti i livelli dell’Amministrazione sono stati coinvolti, in particolare è stato fondamentale il ruolo garantito dall’amministrazione del MunicipioRoma V".

"Questo sforzo durato ventiquattro mesi", aggiunge ancora la prima cittadina, "ha presentato come obiettivo primario togliere quella popolazione da una situazione di grave emergenza che non era solo sociale, ma soprattutto igienico - sanitaria: per esempio si sono registrati numerosi episodi di grossi topi che hanno morso i bambini costretti a vivere in quelle condizioni. Cumuli di rifiuti, sversamenti nocivi per il terreno, rischi di contagi infettivi: il quadro aveva raggiunto un punto di non ritorno".

Quindi la prima cittadina passa al tema dell'accoglienza post sgombero: "Le persone presenti nell’immobile hanno ricevuto il supporto della Sala Operativa Sociale di Roma Capitale che sta formulando loro proposte mirate, sulla base delle specificità individuali, all’inserimento nel nostro circuito di accoglienza. Si tratta della prima tappa di un percorso più ampio verso il raggiungimento dell’autonomia e di condizioni di vita più dignitose. Oggi è stata ripristinata la legalità ed è stata disinnescata una minaccia di ampia portata, che avrebbe messo a rischio tantissime persone e un’intera area della nostra città. L’immobile verrà restituito al legittimo proprietario, come previsto da una sentenza del Tribunale che stabiliva di liberare l’immobile entro il 15 settembre. La zona sarà bonificata, completando un lavoro di pulizia già avviato nei giorni scorsi".

La chiusura è per la tanto propagandata terza via della sua amministrazione: "Contemperare il rispetto delle regole e la tutela dei diritti umani non è soltanto possibile: è prima di tutto doveroso e rappresenta un atto di rispetto imprescindibile per la nostra città. È questa la strada che vogliamo percorrere per contrastare degrado, abbandono, soprusi, illegalità e annullamento dei diritti, assicurando alle periferie centralità nella nostra azione politica. Un lavoro che portiamo avanti sulla base dei principi sanciti nella nostra Costituzione".

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