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Sgombero Caravaggio, tavolo in Campidoglio: "Apriremo dialogo con Governo"

All'incontro anche l'assessora Vivarelli, il presidente dell'VIII municipio Ciaccheri e i movimenti

Incontro in Campidoglio sul tema delle soluzioni abitative alternative per le famiglie che vivono nei palazzi occupati di viale del Caravaggio. All’incontro hanno partecipato il delegato alla sicurezza Marco Cardilli, l’assessora al Patrimonio e Politiche Abitative, Valentina Vivarelli, la capo staff dell’assessorato alle Politiche sociali di Veronica Mammì, il presidente dell’VIII municipio e una delegazione composta da rappresentanti dei movimenti per il diritto all’abitare, della Rete dei Numeri Pari e del sindacato Unione Inquilini.

La linea dell’amministrazione, si legge in una nota del Campidoglio, punta a “contemperare legalità, diritto alla proprietà e tutela dei diritti umani”. L’amministrazione capitolina “sta proseguendo il lavoro per individuare soluzioni abitative che garantiscano un’alternativa che non riguardi soltanto questa struttura ma che si sviluppi complessivamente e prospetticamente sui diversi profili del patrimonio immobiliare presente in città con l’obiettivo di costruire una programmazione strategica in grado di supportare a 360 gradi le persone senza dimora. Un lavoro che sarà impostato anche tramite un’apposita interlocuzione con il Governo”.

Gli incontri in Prefettura per programmare lo sgombero dell’immobile di viale del Caravaggio si susseguono con cadenza settimanale dalla fine di agosto. L’obiettivo è evitare il ripetersi di quanto accaduto con l’operazione all’ex scuola di Primavalle il 15 luglio scorso quando le famiglie presenti sono state fatte uscire dopo un assedio delle forze dell’ordine durato diverse ore. Chi ha accettato le alternative del Comune vive ancora nei centri di accoglienza. In pochi sono riusciti a usufruire del buono casa da 516 euro messo in campo dal Campidoglio. Un impegno a bloccare gli sgomberi senza alternative è arrivato anche dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che giovedì scorso ha incontrato una delegazione di movimenti e sindacati.

Il punto è mettere sul piatto un piano credibile che porti la Prefettura ad accettare un rinvio dal momento che sull’immobile di viale del Caravaggio, di proprietà di una società del gruppo Armellini, pende una richiesta di risarcimento da oltre dieci milioni di euro stabilita con una sentenza del tribunale Civile. Secondo quanto apprende Romatoday dall’incontro di oggi è emerso che per svuotare i palazzi di viale del Caravaggio, dove vivono circa 350 persone, sono stati individuati 13 appartamenti mentre il resto delle risposte arriverebbero dal buono casa che fino ad oggi ha mostrato non pochi problemi di applicazione. Qualcosa di più si saprà la prossima settimana: il 14 novembre è in programma un incontro al ministero delle Infrastrutture con Comune e Regione mentre il 15 novembre si terrà il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza convocato in seguito all’incendio di ieri contro la Pecora Elettrica al quale parteciperà anche la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese. 

"Riteniamo positivo il fatto che si sia tenuto l'incontro e che il Comune si sia dichiarato contrario al ripetersi di sgomberi forzosi come quello che si è verificato a Primavalle", il commento di Luca Fagiano dei movimenti per il diritto all'abitare. "Allo stesso tempo preferiremmo che il Comune assuma una posizione pubblica contro l'eventualità di uno sgombero. In merito al comunicato stampa emesso dal Campidoglio dopo l'incontro esprimiamo inoltre perplessità per l'utilizzo dei termini 'senza fissa dimora' dal momento che le famiglie di Caravaggio un tetto sulla testa ce l'hanno. Siamo preoccupati per la continuità scolastica dei circa ottanta bambini presenti all'interno e ribadiamo che le famiglie sono intenzionate a uscire se non di fronte a soluzioni vere e per tutti". 

Commenta così Unione Inquilini: "Per le famiglie di via del Caravaggio ancora si profila lo sgombero all'orizzonte. Come ad agosto le soluzioni alternative sono quelle del buono affitto di 516 euro, che abbiamo visto impossibile da avviare, e 10 case messe in disponibilità dalla Regione Lazio e 2 dal Comune di Roma. Sicuramente insufficienti per i 120 nuclei che vivono nell occupazione di Caravaggio a Roma", le parole di Silvia Paoluzzi. "Chiediamo al comune di rappresentare con forza al prossimo tavolo per l'ordine e alla sicurezza la necessità di rinviare lo sgombero di via del Caravaggio fino a quando, a ogni nucleo, non sia garantito il passaggio di casa in casa". Paoluzzi conclude: "Dobbiamo lavorare su politiche abitative strutturali che possano dare nuovo rilancio alla città di Roma. Solo così in Prefettura potremmo rinviare lo sgombero e il ripetersi della barbarie della violenza istituzionale di fronte a famiglie inermi. Non possiamo procedere ancora con social housing, buoni affitto o amenità che non rispondono ai bisogni delle persone in precarietà alloggiativa".

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