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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Santa Maria della Pietà, sgomberata l'Ex Lavanderia: "Noi, ultimo pensiero critico al progetto delle istituzioni"

Le forze dell'ordine hanno sgomberato il padiglione 31, occupato dall fine del 2004 per chiedere un uso pubblico con destinazione sociale e culturale dell'ex ospedale psichiatrico

A tre mesi dallo sgombero del Cinema Palazzo, i blindati delle forze dell’ordine si sono presentati al San Maria della Pietà per sfrattare l’associazione Ex lavanderia dal ‘padiglione 31’ occupato dalla fine del 2004. Per l’operazione di sgombero, l’accesso al grande parco che ospita i padiglioni, un tempo destinati a ospedale psichiatrico e oggi in parte occupate dalla Asl, è stato limitato solo alle persone che possono dimostrare la motivazione di ingresso.

“Sapevamo che ci fosse l’intenzione di procedere con lo sgombero ma nessuno conosceva i tempi e i modi”, spiega a Romatoday Massimiliano Taggi, portavoce della campagna ‘Si può fare’, volta a chiedere un uso sociale e culturale dei padiglioni dell’ex manicomio nel rispetto della Legge Basaglia. Al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine, solo una persona era presente all’interno. L’occupazione non ha infatti uno scopo abitativo ma sociale e culturale.

“A causa del Covid, negli ultimi mesi non erano in programma attività culturali ma lo spazio era diventato la base per la rete territoriale che, in collaborazione con Nonna Roma, ha distribuito pacchi alimentali alle famiglie in difficoltà economica, fornendo anche una serie di servizi informativi sulla pandemia”, racconta Taggi. “Oggi ci sgomberano perché la nostra associazione è l’ultimo ostacolo alla realizzazione del progetto della Regione Lazio, appoggiato anche da Comune e Municipio, che noi sosteniamo essere illegittimo”.

Il riferimento è al Protocollo di intesa sottoscritto nell’agosto del 2018 da Regione Lazio, Roma Capitale, ASL Roma 1, Città Metropolitana, Municipio XIV per la realizzazione del Progetto urbano della centralità ‘Santa Maria della Pietà’ finalizzato alla valorizzazione del luogo attraverso direzionalità pubblica, attrezzature universitarie, turismo e ricettività. Nel mirino della campagna 'Si può fare' soprattutto la destinazione di parte dei padiglioni alla Asl, quindi sanitaria, decisione che per l'associazione è in contrasto con la legge Basaglia che prevedeva un diverso uso degli ex manicomi. 

Il padiglione 31 è stato occupato da associazioni e cittadini nell’ottobre del 2014, mentre l’associazione Ex Lavanderia è nata nel gennaio del 2005. Una battaglia cittadina finalizzata a chiedere di mantenere la destinazione pubblica e culturale dell’ex ospedale psichiatrico. Prima, nel 2003, raccogliendo 9mila firme per chiedere l'acquisizione comunale del S.Maria della Pietà e la realizzazione di un progetto partecipato. Poi con la raccolta di 18mila firme in sostegno di due diverse delibere di iniziativa popolare in sostegno di un progetto alternativo a quello avanzato dalle istituzioni. Contro il progetto il comitato Si può fare e le principali associazioni di familiari di pazienti psichiatrici hanno presentato anche un ricorso al Tar del Lazio che si pronuncerà l'11 maggio. Nel frattempo l'associazione si è fatta promotrice di iniziative come concerti e convegni, spettacoli teatrali e mostre d’arte, iniziative di solidarietà, progetti sociali e laboratori.

"La politica della repressione continua a rappresentare l'unica forma di soluzione delle vertenze romane", scrive l'Ex Lavanderia in una nota. "Oggi chi ci gestisce fa un passo in avanti per farne un ennesimo ospedale in un quartiere che ne è pieno, lasciandone sguarniti altri, non ascoltando le esigenze della cittadinanza. Con quest'azione si vuole mettere a tacere il pensiero critico, più 15 anni di pratica politica non violenta, di intervento diretto in difesa del patrimonio pubblico. Invitiamo tutte e tutti a presentarsi da ora davanti al padiglione 31 e a seguire i prossimi aggiornamenti. Ore 15:30 assemblea pubblica davanti al padiglione 26".

La Questura di Roma, dando conto dell'operazione di sgombero ha fatto sapere che "il centro sociale ha continuato fino ad oggi nell’opera di contrapposizione alla Asl/RM1, concessionaria dei luoghi, anche su temi socio culturali, come si è evidenziato nei recenti festeggiamenti per il centenario di Santa Maria della Pietà ed in occasione di altri eventi occasionali, come il carnevale ed altre feste". L'operazione è stata effettuata da "agenti del XIV Distretto 'Primavalle', coordinati da Alessandro Gullo, che si sono avvalsi della  collaborazione del competente Comando della locale Polizia Municipale, nonché degli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, del Reparto Mobile, personale dell’Arma dei Carabinieri, nonché  addetti della Sala Operativa Sociale di Roma Capitale. Durante le operazioni, non è stato trovato nessuno all’interno dell’edificio e la struttura è stata affidata all’ufficiale giudiziario".

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